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ACCADDE OGGI. Notti europee: Casiraghi e Mancini gelano Vienna
ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…
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LAZIO – 25 novembre 1997. All’Ernst Happel Stadion di Vienna, davanti a 35000 spettatori, la Lazio di Sven Goran Eriksson ipoteca la qualificazione ai quarti di finale della Coppa UEFA, battendo 2-0 in trasferta il Rapid Wien. Padroni di casa subito pericolosi, con la traversa colpita da Stumpf a Marchegiani battuto. Sarà l’unico squillo austriaco, che lascerà via via spazio al gioco corale biancoceleste. Il centrocampo domina, nonostante l’assenza di Jugovic, sostituito da un pur ottimo Marcolin: Almeyda fa la voce grossa, semplicemente impeccabile sia nell’interdizione che nell’impostazione e vicino al gol con uno splendido pallonetto. La Lazio passa in vantaggio al 38′ del primo tempo con Casiraghi, abile a ribadire in rete una goffa respinta del portiere Hedl su cross di Mancini. Nella ripresa i biancocelesti legittimano il successo, controllando agevolmente le sorti del match fino all’episodio dell’espulsione di Freund al 56′, per doppia ammonizione, dopo un maldestro fallo di mano. Tempo sette minuti e la Lazio affonda il colpo: Almeyda lancia lungo per Mancini, che scatta sul filo del fuorigioco, controlla la sfera ed infila l’estremo difensore avversario. Il gol non frena i bollenti spiriti del Mancio, che si fa espellere due soli minuti più tardi per un’entrataccia su Prosenik. La Lazio espugna Vienna, trasformando il ritorno degli ottavi all’Olimpico in una formalità.
STORIA – 25 novembre 1992. Dopo mesi di discussioni, l’Assemblea Federale della Cecoslovacchia vota per dividere il Paese in Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, a partire dal 1° gennaio 1993. Cessa così di esistere lo Stato nato nel 1918 dalla dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico, al termine della Grande Guerra. Nei suoi oltre 70 anni di storia, la Cecoslovacchia non fu mai un Paese unito: i ceppi tedesco e slovacco della popolazione soffrirono oltremodo il dominio economico e politico dei cechi. Neanche dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l’esodo del gruppo etnico originario della Germania nella terra natia e la cessione della Rutenia all’Unione Sovietica, si placò la frattura interna. La svolta avvenne nel 1969, con la trasformazione in Stato Federale, al fine di garantire agli slovacchi la stessa autonomia di cui godevano i cechi: ma il ritorno alla monarchia nel 1989 riportò l’identità nazionale ai minimi storici, generando, di fatto, la secessione.
SPORT – 25 novembre 1980. Ray Charles Leonard, più noto come Sugar Ray Leonard, affronta a New Orleans la leggenda vivente del pugilato, il panamense Roberto Duran. Sul ring c’è in palio il titolo mondiale WBC dei pesi welter. Sugar teme il rivale ed adotta una tattica irriverente: provocazioni, jab continui, mosse irridenti. Affermerà che “per combattere con un bullo, serviva un atteggiamento da bullo”. All’ottavo round dello storico incontro, con l’americano avanti di un solo punto, Duran si ritira. “No mas”, cioè “basta”, furono le sue parole. Si è dibattuto a lungo sulle motivazioni che spinsero il panamense al clamoroso ritiro: a detta di molti fu proprio l’atteggiamento arrogante di Leonard a mandarlo fuori di testa. Ufficialmente però, come confermato dal diretto interessato, furono dei forti crampi allo stomaco a costringerlo al forfait, causati forse da un’intossicazione alimentare patita nei giorni precedenti. Duran negherà poi anche di aver pronunciato la frase “No mas”.
Giordano Grassi
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