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Ag. ZARATE al vetriolo: “MAURO ha una malattia, alla LAZIO c’è una cupola”

Luis Ruzzi, procuratore dell’attaccante argentino: “C’è un disegno contro di lui. Non so perché è fuori rosa. Ha fatto gli errori di un ragazzo giovane. Ma è un professionista serio. Abbiamo chiesto il reintegro in tutte le maniere…

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LAZIO-GENOA Zarate

 

CALCIOMERCATO SS LAZIO – Luis Ruzzi, agente di Mauro Zarate, fa chiarezza sul futuro del suo assistito  (ormai ai ferri corti con la Lazio) ai microfoni della trasmissione Goal di Notte, in onda su T9. Ecco le sue parole:

“Perché Zarate è fuori rosa? Capisco Cavanda e Diakitè, ma io non so il perché Mauro è fuori rosa”

Ha avuto comportamenti particolari.

“Alle Maldive vanno tutti, non siamo andati  a nasconderci. L’ho detto a voce alla società, lui ha una malattia certificata alla Lazio dal dermatologo. Il dermatologo lo ha mandato dallo psichiatra, che gli ha detto di non andare a Formello per un mese, perché è frustrante per lui allenarsi di giorno quando la squadra lavora la sera e viceversa. Se la squadra fa il doppio turno  si allena a pranzo. Si cambia nello spogliatoio della  squadra primavera ospite. Sono in 5, anche se quasi mai sono 5. Lui su 100 allenamenti è mancato le 4 sedute che stava alle Maldive.  Quel viaggio comunque è avvenuto dopo la rottura con la Lazio”.

Qual è il problema di Mauro?

“Zarate ha una malattia. Il medico della Lazio gli ha trovato delle macchie sulla pelle e lo ha mandato dal dermatologo, che poi lo ha mandato dallo psichiatra, il quale gli ha detto di stare fuori da questo ambiente perché gli fa male. Zarate è sempre stato perseguitato per il ritardo di quest’estate, ma gli altri no. Da quando è alla Lazio non ha mai preso una multa. Ha avuto un problema. Non è arrivato sempre dopo. Alla Lazio c’è una cupola e lo si è visto nella cena della settimana scorsa”.

Perché non ha risposto alla convocazione con l’Inter?

“Zarate mai salterebbe una gara, muore per giocare a pallone. Era infortunato, ne aveva per tre settimane. Non si allenava mai. Il medico dopo l’allenamento lo ha mandato a casa, poi mi hanno chiamato al telefono per convocarlo. Ma era appena tornato dall’infortunio, non se la sentiva di giocare. Una volta che non se l’è sentita è successo quello che è successo. Lo hanno fatto apposta. Non parla con il mister da Bellinzona. C’è un disegno contro di lui fin dai tempi di Reja”.

Zarate quindi non ha mai sbagliato?

“Ha fatto gli errori di un ragazzo giovane. Ma è un professionista serio. L’unica cosa che vuole è giocare. Non è che lo vedi in giro di notte, sta sempre a casa con la moglie. Quando ha twittato ‘vado a fare il pastore di Formello’ è successo un macello. E’ un padre di famiglia meraviglioso. Ha bisogno di un tecnico che gli dica ‘credo in te’. La gente gli vuole bene ancora adesso”.

Perché non è mai tornato ai livelli del primo anno?

“Non solo il primo anno ha fatto anno bene. Anche il secondo. Il terzo anno lo hanno fatto fuori dopo la terza partita. C’era un mandato”.

Come è nato il suo rapporto con Zarate?

“All’inizio l’ho preso dal Qatar. L’ho offerto prima alla Roma, poi alla Lazio. Da lì ho lavorato per la Lazio. Dopo la trattativa sono rimasto amico con Maurito. Io non ho mai avuto un giocatore sotto procura, lavoro per le squadre. Il fratello mi ha chiamato e mi ha chiesto se volevo assistere Mauro. Sono andato ad Auronzo. Ero pronto a splamare il suo contratto, che scade a giugno 2014. Poi è andata male”.

Con il Genoa come è andata?

“Mi hanno chiamato. Noi eravamo onoratissimi. Gli ho detto al presidente ‘lui vi salverà’. Ma offriva delle cifre che sommati i tre anni di contratto proposti non facevano un anno di contratto di Zarate. Poi Preziosi mi portò da questo grande presidente di cui non voglio rivelare il nome, però con Lotito non voleva parlare. Eravamo pure disposti a rimetterci. Ho girato il mondo per trovargli un contratto”.

Sulla Dinamo Kiev.

“Lotito, a ogni agente che andava da lui, gli diceva ‘vendimi Zarate’. Così lo ha svalutato. Con la Dinamo è andata che loro volevano dare alla Lazio Marcos Ruben. Ha la stessa età di Zarate. Era perfetto per la Lazio, lo potevano prendere al posto di Saha. Non è vero che abbiamo rifiutato delle squadre. D’accordo con la Lazio sono andato a Montecarlo per incontrare la Dinamo. Sono andato da solo, con Tare non ho un buon rapporto. Ci siamo messi d’accordo su tutto con gli ucraini. Poi la Lazio mi ha detto che non voleva Ruben. Allora perché mi hanno mandato a Montecarlo? Il 31 gennaio il rappresentante della Dinamo ha mollato tutto”.

La situazione può cambiare?

“Abbiamo chiesto il reintegro in tutte le maniere. Con i compagni ha un buon rapporto. Abbiamo avuto sempre porte sbattute in faccia con violenza. Lotito non cambierà mai. Voi avete mai sentito Lotito difendere Zarate? Ha speso 20 milioni di euro, l’allenatore lo mette fuori e lui non dice nulla. L’Inter gli ha fatto un favore a prendere Zarate l’anno scorso, gliel’ho detto a Lotito “.

Come finisce?

“Vogliamo rompere il contratto. Non vogliamo soldi. Venerdì c’è l’arbitrato. Faremo tutto ciò che la legge ci consente. Ho scelto un avvocato di Pescara perché io sono di origine abruzzese”.

(fine)

 

 

 

 

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