INTERVISTE
Alia: “Sarri è preparatissimo e Maximiano è un ragazzo serio”
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ALIA SARRI MAXIMIANO SERIO – Il giovane estremo difensore, Marco Alia, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, ha parlato della preparazione estiva agli ordini di Sarri, del suo prossimo futuro e di Maximiano, ragazzo da molti definito molto serio.
Lazio, ecco le parole di Marco Alia sulla preparazione estiva e sulla sua precedente avventura al Monterosi
“Sono giovane e devo crescere, è giusto che mi diano consigli sia Grigioni sia Nenci: a volte sono un po’ duri ma so che lo fanno per il mio bene. L’esperienza a Monterosi per me è stata molto formativa, la prima tra i professionisti e lontano dalla Lazio dopo sei anni. Sono cresciuto molto dal punto di vista mentale: in quell’ambiente hai meno comfort rispetto al contesto biancoceleste quindi poi, una volta tornato, ho potuto riapprezzare molto di più quello che abbiamo qui.
Le parole di Alia su Sarri e Maximiano, neoacquisto e serio professionista
“Sarri è preparatissimo su tutto, un grande professionista. Oggi giocheremo con l’NK Dekani e sa già tutto sulla squadra slovena. Maximiano? Maximiano è un ragazzo serio, si allena bene, è un elemento di prospettiva e talento. Non capisce ancora molto bene l’italiano ma si sta impegnando tanto”.
Sul proprio futuro
“Spero di poter andare a giocare: mi auguro un prestito per crescere ancora a livello di esperienza, quest’ultima annata è stata preziosa. Ogni stagione può aiutarmi a crescere su diversi aspetti. Ho 22 anni, devo migliorare su tantissime cose. Dopo un anno di Lega Pro capisci come il ritiro in Serie A sia di un livello diverso: devo colmare questo gap, in Serie C era meno complicato”.
Sul tifo biancoceleste e sulle giocate di piede
“Fa piacere sentire il tifo e il supporto della gente laziale, speriamo di non dover più tornare a vivere momenti come quelli dell’ultimo biennio. Ho sempre giocato tanto con i piedi: alleniamo questo fondamentale sia con i preparatori sia nei lavori con la linea, così come in partitella con il resto della squadra. Ci viene chiesto di stare un passo più avanti per uscire rapidamente e bloccare i palloni in profondità”.
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