CONFERENZE STAMPA
CONFERENZA STAMPA. Allegri: “La Lazio può essere un’outsider per lo Scudetto. Inzaghi uno dei più bravi”
ALLEGRI JUVENTUS LAZIO – Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della gara contro la Lazio. Come di consueto…
pubblicato il 13/10
ALLEGRI JUVENTUS LAZIO – Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della gara contro la Lazio. Come di consueto, tanti i temi trattati, ed elogi speciali riservati agli avversari ed al collega Simone Inzaghi, a detta di molti, suo possibile erede sulla panchina torinese.
LA LAZIO – “Non so se può essere da Scudetto, però può capitare che una outsider lo vinca. In questo momento ci sono sei squadre e domani le prime sei si affrontano. Come valori tecnici poi lo Scudetto dirà chi risulterà la più forte”.
INZAGHI – “Come lo vedrei qua non lo so, perché al momento ci sono io, per quanto riguarda Simone è uno degli allenatori giovani più bravi e lo sta dimostrando alla Lazio, lo ha dimostrato l’anno scorso, lo sta dimostrando quest’anno. Non era facile prendere una squadra in corsa, non era facile fare il salto che ha fatto lui. Sta dimostrando di avere qualità tattiche, ma soprattutto gestionali, che alla fine è una delle cose più importanti. Quindi è uno dei più bravi e avrà una carriera importante davanti a sé”.
JUVENTUS-LAZIO – “Gli errori da non commettere con la Lazio sono quelli di non concedere campo, di non concedere ripartenze, perché noi a Roma abbiamo fatto i primi 10-15 minuti molto bene, poi abbiamo concesso due-tre ripartenze e loro a campo aperto sono molto bravi. E’ una squadra ben organizzata, ben allenata, che chiude molto gli spazi e che ti gioca addosso. Domani sarà una partita complicata, ma a parte la partita di domani, noi dobbiamo fare un salto importante per affrontare la stagione nel migliore dei modi ed essere competitivi a marzo: quello di annullare quei momenti come sono capitati dopo il 2-0 col Sassuolo, dopo il 2-0 alla fine del primo tempo col Torino, quando abbiamo concesso tre punizioni laterali, tre angoli in 11 contro 10, e come è successo a Bergamo, quando dopo il 2-0 abbiamo smesso, oltre che di giocare, anche di difendere, e quindi ci sono costati due punti. Su questo noi dobbiamo lavorare, perché altrimenti pensiamo troppo alla fase offensiva e invece poi nelle partite c’è anche la fase difensiva. Se cali un attimo poi sei in balia degli avanti e noi non dobbiamo andare in balia degli eventi, ma dobbiamo fare una bella fase difensiva. E in quei momenti della partita, bisogna migliorare, perché altrimenti rischiamo di buttare dei punti durante la stagione”.
LA SUPERCOPPA – “Ma lì fu una partita strana, perché si andò sotto su delle ripartenze, nell’ultima mezz’ora la squadra fece molto bene e in quel momento uguale: perché quando aveva la palla il portiere della Lazio, mi ricordo che eravamo quattro girati di spalle e c’è stata meno attenzione. Questo farà la differenza quest’anno. Siccome noi quest’anno siamo ripartiti per vincere, per cercare di centrare obiettivi, quindi bisogna arrivare a marzo nelle migliori condizioni, ma bisogna sapere che per noi quest’anno è un anno molto più difficile dell’anno scorso, perché le squadre avversarie, il Napoli, la Roma, l’Inter, il Milan e la stessa Lazio – domani è una bellissima giornata perché si affrontano le prime sei del campionato – quest’anno saranno ancora più arrabbiate e vogliose di poter battere la Juventus. Quindi noi, sapendo questo, dobbiamo migliorare e non concedere quello che abbiamo concesso in questo inizio di campionato, anche se la squadra in queste partite ne ha pareggiata una a Bergamo“.
INFORTUNATI E NAZIONALI – “No, non dite a Mandzukic che sta male, che ha preso una botta, perché dopo si arrabbia, lasciamolo perdere. E’ tornato e sta bene, quindi Mandzukic sta bene. Può giocare, si è allenato, sta veramente bene. Credo che tra l’altro non abbia avuto niente in Nazionale, quindi… Domani gioca Buffon. E’ tornato bello pimpante dalla Nazionale, come tutti gli altri. Khedira sta bene. Per quanto riguarda gli infortunati, così facciamo il punto: domani rientrerà a disposizione Khedira, Mandzukic è a posto, Pjanic sarà a disposizione mercoledì perché non voglio rischiarlo, Marchisio sta lavorando in parte con la squadra e in parte lavoro personalizzato, per De Sciglio e Howedes ci vuole ancora un pochino di tempo, così lo stesso per Pjaca. Khedira potrebbe anche giocare. Devo valutare oggi l’allenamento: chi è più riposato domani sarà a disposizione e avrà probabilità di giocare. Così come gli italiani, perché ci sono giocatori che hanno fatto molte partite. Però sono rientrati tutti bene, a parte Bentancur che non l’ho ancora visto. Dybala ha riposato, ha fatto 15 giorni di vacanza, direi quindi che è in buone condizioni. Gli altri che sono rimasti qui hanno lavorato molto bene, uno di quelli è Higuain che ha migliorato sicuramente la condizione, è motivato e credo che questo mese farà un grande mese”.
IL LAVORO DELL’ALLENATORE – “Fare l’allenatore non è facile, nella vita in generale ci sono le categorie, in tutto: c’è l’amministratore di un’azienda che guadagna 50 milioni, c’è l’amministratore di un’azienda che guadagna 500mila euro; c’è un direttore che guadagna X e un direttore che guadagna X. E’ normale che quando alleni le grandi squadre hai a che fare con i campioni, l’allenatore ha un’importanza all’interno di una squadra perché non è solo quello che va sul campo a livello teorico ed è bravo a dire che si gioca 4-3-3, 4-2-3-1, 3-5-3… no, 3-5-3 no perché siamo in undici, sono 12 col portiere. Ci sono tante sfaccettature. Io dico sempre che nessuno è uguale all’altro. A volte gli altri allenatori che vengono perché vogliono vedere l’allenamento, tutti siamo diversi. La differenza l’allenatore la fa non tanto a livello tattico. Più giocatori hai bravi e più facile è fare l’allenatore. Magari la gestione è differente, però la vita è fatta di categorie e da quello non si può scappare. Ma in tutti i settori. In che percentuale incide un allenatore? Non mi fate parlare di numeri perché faccio fatica: 50-30-40-70, non lo so. Io dico che un allenatore deve avere la capacità di percepire e capire il momento in cui c’è da stringere, da rallentare, ma fa parte della gestione di un’annata. L’importante è che la squadra riesca a trovare un suo equilibrio, è normale che ogni anno che vinci, e la Juventus è sei anni che vince, gli ultimi tre fatti anche con dei risultati in Europa, alzi sempre di più l’asticella, soprattutto perché quelle contro cercheranno di batterti e sperano che la Juventus una volta cada. Ecco perché noi lì dobbiamo essere molto più duri e molto più tosti, per fare un’annata bella e importante. Poi alla fine se saremo più bravi arriveremo davanti alle altre, che quest’anno sono molto più competitive”.
LE AVVERSARIE – “Il Napoli ha raggiunto una certa maturità, l’Inter sta crescendo, la Roma continua su quello che è stato fatto l’anno scorso, il Milan anche se in questo momento è indietro ha fatto una campagna acquisti importante per poter lottare. E la stessa Lazio negli ultimi anni sta facendo delle cose importanti, ha vinto la Supercoppa battendo noi e sta rinconfermando quello che ha fatto l’anno scorso. Ripeto, perché quest’anno è il settimo anno e la squadra ha fatto per sei anni grandissimi risultati, ma sono rimasti lì. E rimangono lì. Quest’anno dobbiamo sapere che abbiamo contro tutte le squadre del campionato, che vogliono battere la Juventus. Quindi noi quest’anno dobbiamo fare quel qualcosa in più e va fatto in quelle situazioni di partita, perché altrimenti diventiamo come le altre squadre e lasciamo punti per strada. può succedere e sono momenti. Dal negativo che abbiamo lasciato due punti a Bergamo, perché a Bergamo abbiamo lasciato due punti, bisogna vedere il positivo. Che quelle cose non vanno più fatte perché altrimenti rischiamo di buttare il campionato o di non lottare per il campionato. Dobbiamo rincorrere? Tra noi e il Napoli c’è un pareggio di differenza, come tra l’Inter e il Napoli. Su questa cosa ci ho pensato, ho pensato che anche due anni fa, dopo 10 partite, eravamo a 11 punti dalla vetta, quindi lì altro che rincorrere. Noi abbiamo l’obiettivo di fare un tot di punti che possano bastare per il campionato, ma questo si vede strada facendo”.
LA DIFESA – “Io so solo una cosa, che negli ultimi dieci anni solo un anno ha vinto la squadra che ha avuto la seconda migliore difesa e credo sia stata l’Inter, che è stata la seconda miglior difesa nel 2010, solo quell’anno lì. Per il resto ha sempre vinto il campionato la migliore difesa, sempre, sempre. E alla fine questa cosa verrà fuori, anche se in questo momento c’è in testa il Napoli che ha subito cinque gol come noi, ma la Roma ne ha subiti credo tre, però la Roma ha una partita in meno, quindi bisogna vedere cosa fa a Genova. Gli ultimi dieci anni hanno detto questo, poi magari quest’anno può succedere il contrario, ma credo sia difficile”.
HIGUAIN – “Innanzitutto non parlo con Higuain della Nazionale, poi per quanto riguarda la mancata qualificazione, finché non finiscono le partite, i i gironi, l’Argentina aveva la possibilità di andare al Mondiale e c’è andata. Higuain è motivato per fare una grande stagione nella Juventus e a livello personale avrà l’obiettivo di andare a giocare il Mondiale. Però per fare questo deve fare una grande stagione. In questo momento sta facendo una grande stagione, è molto migliorato, basta averlo visto a Bergamo, e in questi 15 giorni che è rimasto qui, ha lavorato veramente bene. In questo momento è in un’ottima condizione”.
LA NAZIONALE – “Non penso che lo spareggio toglierà energie alla Juventus, ora noi dobbiamo fare questo mese, che sono sette partite, poi arriveremo alla sosta. Quando rientreranno i Nazionali vedrò: se sono in condizioni da buttare via darò loro 4-5 giorni di riposo e andranno un po’ a riposare e giocheranno altri. Io C.T.? In futuro, ma in futuro… un po’ più avanti. Vedremo. In questo momento credo si debba stare vicini alla Nazionale perché c’è uno spareggio importante e l’Italia deve andare al Mondiale. L’obiettivo della Nazionale è quello di arrivare al Mondiale, che poi ci si arrivi attraverso uno spareggio non conta niente”.
VAR E BASEBALL – “Per quanto riguarda il Var, così faccio un passo indietro, noi a Bergamo non abbiamo pareggiato per il Var, noi a Bergamo abbiamo pareggiato perché ci siamo addormentati dopo il 2-0 e perché abbiamo sbagliato un rigore a tre minuti dalla fine. Quindi io al Var sono favorevole, poi a volte o mi spiego male io o non capiscono bene cosa dico, ci può stare. Per quanto riguarda il baseball non ho offeso assolutamente nessuno, ho detto solo che le partite di baseball – e su questo non posso essere smentito – durano 3-4 ore, o mi sbaglio? Non è che ho detto che il baseball… anzi, io quando ero piccolino in cortile c’era uno spazio e giocavamo a baseball, quindi è anche uno sport che ho anche praticato divertendomi tra amici, e quindi non credo di aver offeso nessuno. E comunque se ho offeso qualcuno, mi scuso”.
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