ALLIEVI NAZIONALI. L’onda LAZIO si infrange contro lo scoglio PARMA: sconfitta 2-0 e addio al sogno finali, ma merito ai ducali (FOTO)

ALLIEVI NAZIONALI- Ci sono giornate in cui è destinato ad andare tutto male, altre in cui l’audacia riesce a chiamare con sé l’amica fortuna. Gli audaci in questione stavolta non sono stati gli Aquilotti di mister Avincola, bensì il Parma di Tufano. Al campo ‘Gentili’ alla Giustiniana si giocava oggi il secondo turno di playoff, ultimo step prima dei gironcini di Chianciano con le migliori formazioni dei campionati di Allievi Nazionali A e B.

In realtà fin dal fischio iniziale delle ore 15, i ducali sono sembrati molto meglio messi in campo e più organizzati. Nei primi dieci minuti gli ospiti sfiorano due volte il gol con il numero 9 Aracri, prima con un tiro a spiovere dal limite, poi finalizzando un’ottima azione in verticale ma sbagliando di poco la mira. Il primo squillo biancoceleste lo suona Capuano dopo una buona combinazione, ma il tiro è centrale e viene inghiottito da Corradi. Il tridente della Lazio punge molto poco, dal momento che Bezziccheri (unico ’98 in lista) è costretto a giocare in posizione arretrata, quasi da terzino aggiunto, per arginare la spinta gialloblu.

Biancocelesti pericolosi al 21′, ma solo con un tiro-cross di Manoni smanacciato da Corradi. Al 33′ sussulto della Lazio con il gol in acrobazia di Ianniello, annullato però per un controllo con il braccio; pochi minuti più tardi torna in cattedra il Parma con un bel tiro dalla distanza di Broh, ma Cotticelli si supera e abbassa la saracinesca deviando in angolo. Nel momento forse migliore della Lazio però arriva la doccia fredda: palla alta che spiove, Aracri è pressato e non ci arriva, ma dietro di lui c’è Zecca che senza marcatura è molto bravo in girata a mettere dentro al volo bucando un incolpevole Cotticelli. 1-0 al 38′. Passano pochi secondi e la Lazio gioca per la prima volta palla a terra, i risultati si vedono: azione in velocità a tre tocchi di prima tra Collarino, Capuano e Dovidio con il terzino che entra in area e a tu per tu con Corradi calcia a lato. Chance clamorosa per l’immediato pareggio, ma si va al riposo. Nella ripresa i ragazzi di Avincola entrano in campo con un altro piglio, se non altro dal punto di vista del carattere e della ‘cattiveria’. Collarino sfiora il pari con un rimpallo fortunoso, ma è solo corner.

Il signor De Remigi si esibisce in una direzione di gara a dir poco ‘inglese’, fischiando veramente poco o niente, ma al 13′ non perdona un’entrata avventata in scivolata di Equizi su Capuano: rosso diretto (forse un po’ esagerato) e Parma in 10, punita più che altro la pericolosità e l’inutilità (nei pressi del cerchio di centrocampo) dell’intervento. Prova a premere la Lazio con un buon Collarino che si muove bene sull’esterno, mette in mezzo un bel pallone sul secondo palo, Dovidio (che non è propriamente un colosso) stacca molto bene ma non dosa il colpo con il pallone che finisce alto. Tre minuti più tardi arriva un‘altra doccia, stavolta gelata. Contropiede parmense (viziato probabilmente da un fallo al limite su Dovidio), palla lunga a Zoppellaro che si invola sulla sinistra e mette dentro per Aracri che deve solo appoggiare in rete.

2-0 ospite al 23′, ma poco dopo la sorte sembra voler dare un’ultima possibilità ai biancazzurri. Il Parma rimane infatti in 9 per effetto di un altro rosso diretto, stavolta a Ruffini, reo di una manata ai danni di Manoni, non si sa se all’interno dell’area o meno. Sulla punizione battuta da Criscuolo (buono il suo ingresso in campo, ma tardivo), Capuano mostra tutta la sua giornata storta impattando di prima il pallone che va alto di molto da buona posizione. La Lazio spinge con le energie fisiche e nervose residue, ma non riesce a trovare la via della rete, rendendosi pericolosa solo con Capuano e chiedendo un fallo da rigore su Vasile.

Germoni e Manoni ci provano da fuori alla disperata, ma al triplice fischio sono gli emiliani a gioire e a passare il turno per continuare il sogno delle finali. Una vittoria decisamente meritata quella dei ducali, che hanno messo in mostra tutti i limiti della squadra di Avincola. Un gioco troppo disordinato, spesso frettoloso e quasi mai a palla a terra. Peccato perchè di qualità la Lazio ne ha tanta e c’è da credere e da sperare che molti di loro si costruiranno un futuro roseo. 

Francesco Iucca

TWITTER: @francescoiucca

IL TABELLINO DEL MATCH

LAZIO (4-3-3): 1 Cotticelli; 2 Dovidio (17 Vasile dal 37′ st), 4 Verdicchio (15 Criscuolo dal 27′ st), 5 Antonucci, 3 Pasqualoni; 8 Germoni, 6 Manoni, 7 Ianniello (18 Cinti dal 24′ st); 10 Collarino, 11 Capuano, 9 Bezziccheri (20 Rossi dal 16′ st).
A disposizione: 12 Tintori, 13 Botta, 14 Medini, 16 Borecki, 19 Montecchiari.
Allenatore: Stefano Avincola.

PARMA (4-4-2): 1 Corradi; 2 Ghizzardi, 4 Abelli, 5 Ravanelli, 3 Ruffini; 8 Broh, 6 Equizi, 7 Metitiero (16 Zoppellaro dal 6′ st)(15 Matulevicius dal 36’st), 10 Taider (14 Corbelli dal 34′ st); 11 Zecca (13 Bajc dal 16′ st), 9 Aracri (18 Mitta dal 37′ st).
A disposizione: 12 Ghiretti, 17 Pollino, 19 Asante, 20 Zanini.
Allenatore: Felice Tufano.

MARCATORI: 38′ pt Zecca (P), 23′ st Aracri (P)
AMMONITI: 21′ pt Pasqualoni (L), 31′ st Corradi (P), 34′ st Germoni (L)
ESPULSI: Al 13′ st Equizi (P) per gioco pericoloso su Capuano (L), al 31′ Ruffini (P) per comportamente antisportivo ai danni di Manoni (L).
NOTE: Recupero primo tempo: 1′; recupero secondo tempo: 4′.

Arbitro: sig. D.De Remigis di Teramo
Assistente 1: sig. A.Borelli di Roma 2
Assistente 2: sig. E.De Angelis di Roma 2