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ALLIEVI NAZIONALI. Roma-Lazio 2-2. Pari in rimonta con la rabbia, con l’orgoglio e con Mirko
I biancocelesti conquistano un punto importante a Trigoria
ALLIEVI NAZIONALI. Roma-Lazio 2-2. Pari in rimonta con la rabbia, con l’orgoglio e con Mirko
I biancocelesti conquistano un punto importante a Trigoria
ROMA: Marchegiani, Nanni, Sammartino (76′ Petricciuolo), N’Dah, Calabresi, Romagnoli, Ferri (72′ Minicucci), Mazzitelli, Ferrante, Battaglia (63′ Catania), Curto. A disp.: Romano, Di Gioacchino, Mazzolli, Damiani. All.: Tovalieri.
LAZIO: Di Piero, Pollace, Marin, Pace (69′ Paterni), Filippini, Bianchi (71′ Liardo), Silvagni, Crecco (76′ Di Bagno), Lombardi (74′ Mazzei), Tomassone (41′ Giordano), Alleva (41′ Parmense). A disp:: De Angelis. All.: Inzaghi.
ARBITRO: Proietti di Terni.
ASSISTENTI: Vernice di Roma uno e Ardanese di Roma uno.
MARCATORI: 38′ Mazzitelli, 42′ Ferrante (R), 59′ Crecco, 73′ Silvagni (L).
AMMONITI: 42′ Ferrante, 43′ Curto (R).
ESPULSO: 58′ l’ allenatore Inzaghi (L) per proteste, 65′ Ferrante (R).
Che quella di oggi sarebbe stata una giornata particolare nessuno l’aveva messo in dubbio. Gli Allievi Nazionali della Lazio, infatti, tornavano in campo dopo la tragedia che li ha colpiti la scorsa settimana, quando hanno perso un loro compagno e amico, Mirko Fersini. L’atmosfera che si è vissuta oggi a Trigoria è stata toccante, pregna dell’amore che i ragazzi classe 95 hanno avuto e avranno sempre per il terzino destro biancoceleste che ha lasciato un vuoto incolmabile sulla sua fascia e nel loro cuore. Già, perché la maglia numero due appartenuta per anni a Mirko non verrà più indossata per questa stagione, rimarrà solo sua.
La gara di oggi si è aperta, inevitabilmente, nel suo ricordo. Uno striscione imperioso campeggiava accanto alla panchina della Lazio con la scritta «Mirko sempre con noi!» e i ragazzi di Simone Inzaghi sono entrati in campo indossando una maglia in suo ricordo, ognuna con un loro personale pensiero rivolto al compagno che non c’è più, ma che sarà sempre con loro. Poi, il minuto di raccoglimento, per ricordare sia la scomparsa del giovane Fersini sia quella di Piermario Morosini, giocatore del Livorno deceduto in campo lo scorso sabato. Al fischio di inizio, non c’è più tempo per la commozione: di fronte c’è la Roma e c’è un derby da onorare oggi più che mai.
PRIMO TEMPO
Pronti via, è la Lazio ad avere l’occasione migliore quando Tommasone si incarica di battere un calcio di punizione e pesca in area Silvagni, che di testa svetta su tutti ma spedisce la sfera sulla traversa. Dopo questo guizzo biancoceleste, la gara si blocca a centrocampo, dove entrambe le squadre lottano su ogni pallone senza poi riuscire a creare occasioni da gol. Quella più nitida è sempre di stampo laziale e arriva al 25′, quando Lombardi riceve palla a due passi dalla porta difesa da Marchegiani, ma manca clamorosamente lo specchio della porta. Passa un solo minuto, ed è la Roma a rendersi pericolosa con Mazzitelli, che sulla sinistra si libera bene dalla stretta di due avversari e di destro calcia di potenza sfiorando, però, la traversa. E’ un buon momento per i giallorossi, che poco dopo si portano nuovamente dalle parti di Di Piero con Ferri: tuttavia, è bravissimo nell’occasione il portiere biancoceleste a uscire e togliere la palla dai piedi del numero sette di casa. Il buon break della squadra di Tovalieri porta però i suoi frutti allo scadere, quando Mazzitelli riceve palla in area e di potenza insacca alle spalle del numero uno ospite. Il primo tempo termina così, con la Roma in avanti.
SECONDO TEMPO
L’avvio di ripresa è sempre di stampo giallorosso: infatti, dopo un solo minuto, Nanni serve al limite Ferrante, che con un rasoterra micidiale buca Di Piero per il raddoppio dei padroni di casa. Il numero nove di Tovalieri si fa poi ammonire per essersi tolto la maglia in occasione dell’esultanza e questa è un’ingenuità che pagherà a caro prezzo nel corso del match. Subito il secondo gol, la Lazio si sveglia e si riversa nella metà campo avversaria. Al 9′ i biancocelesti conquistano un calcio di punizione ed è Marin ad incaricarsi della battuta: il cross teso del terzino laziale diventa un bell’assist per Bianchi, che anticipa tutti ma trova poi la parata di Marchegiani. Poco dopo è Silvagni a tentare la conclusione dal limite, ma il suo destro termina sul fondo di un niente.
La Lazio spinge, in panchina il mister Simone Inzaghi incita i suoi a continuare così, ma per il direttore di gara l’enfasi dell’allenatore biancoceleste è eccessiva e quindi lo invita a lasciare il campo; cosa che l’ex bomber fa, ma nulla gli impedisce di posizionarsi dall’altra parte della rete e di continuare a sostenere i suoi ragazzi. Sostegno che, peraltro, ha i suoi frutti un minuto più tardi: infatti, al 19′ Parmense riceve da Giordano e con una conclusione di potenza buca la porta avversaria e accorcia le distanze. Trovato il gol, la Lazio non molla e si rende pericolosa in diverse occasioni.
Al 24′, poi, la Roma ci mette del suo per complicarsi la giornata: Ferrante, che era stato ammonito in precedenza, interviene con la mano su un rinvio di Di Piero e il direttore di gara non può far altro che estrarre il secondo cartellino giallo e buttare fuori il giocatore di casa. La capolista non ci mette molto a far valere la superiorità numerica e alla mezz’ora trova la rete del pareggio: dalla destra Pollace mette al centro un assist al bacio per Silvagni, che di testa salta imperioso e gonfia la rete alle spalle di Marchegiani, per poi lasciarsi andare a una dedica commossa con lo sguardo rivolto verso il cielo.
La Lazio completa così una rimonta voluta, cercata e meritata; i ragazzi di Inzaghi avrebbero voluto regalare a Mirko una vittoria nel derby, ma c’è da giurare che con questa gara fatta di classe, orgoglio e carattere hanno reso ugualmente contento il loro compagno che li guida dall’alto.
PAGELLE
Tutti nove per i giocatori della Lazio. Meriterebbero un dieci questi ragazzi, ma il motivo per cui questo voto non viene dato è presto detto. Innanzitutto, si può sempre migliorare nella vita come nel calcio e i calciatori classe 95 della Lazio lo sanno bene; inoltre, i biancocelesti oggi hanno avuto un’arma in più, hanno giocato in dodici…
Linda Borgioni
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