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Anni ’70, nasceva il gemellaggio tra Torino e Lazio. E il coro per D’Amico…
LAZIONEWS.EU – I fatti rievocano ricordi felici, di quando era bello essere tifosi…
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LAZIONEWS.EU – Correvano i bellissimi anni settanta. E’ noto che all’epoca i biancocelesti ed i granata, due società antiche e importanti, fossero gemellate e soprattutto che uno dei più amati calciatori italiani che ha militato nella Lazio fosse appartenuto anche ai colori del Toro. Si tratta del doppio ex Vincenzino D’Amico: dopo la partenza di Giorgio Chinaglia, il centrocampista rappresentò per i laziali più di una bandiera, un simbolo capace di salvare una squadra, ridotta a brandelli, dalla retrocessione.
UN ULTRA’ IN CAMPO – D’Amico non era solo il capitano. Per i compagni, molti dei quali giovani ed inesperti, rappresentava un punto di riferimento con la sua fascia rossa al braccio. Era come un eterno ragazzo allegro e spensierato che però, una volta entrato in campo, si trasformava in un ultrà.
UN CORO PER VINCENZO – “Guardammo la partita insieme a quei tifosi, molti dei quali sarebbero diventati amici di una vita e cantammo il nome di Vincenzo insieme ai granata“. Questo è il racconto di Giorgio Acerbis che rievoca l’antica empatia tra tifoserie e spiega come il gemellaggio oggi non esista più. Ma i ricordi e le sensazioni si. Quelli di un periodo felice, di quando era bello essere tifosi e non esistevano barriere che negassero la gioia di sentirsi tutti parte di un unico spettacolo: il calcio.
Michela Santoboni
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