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Arturo Diaconale attacca: “Senza gli errori arbitrali la Lazio sarebbe in Champions. Ci mancano almeno 7 punti”
LAZIO CHAMPIONS DIACONALE – Svanito ormai quel sogno Champions atteso da più di 10 anni…
Pubblicato 22/05
LAZIO CHAMPIONS DIACONALE – Svanito ormai quel sogno Champions atteso da più di 10 anni, in casa Lazio è giunto il momento delle riflessioni. La squadra biancoceleste ha gettato via, prima contro il Crotone e poi nello spareggio contro l’Inter, due match point per centrare il quarto posto valevole per il massimo torneo continentale per club. Intervistato da Radio Sportiva il portavoce della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale ha voluto commentare la partita di domenica e la stagione della Lazio. Di seguito le dichiarazioni:
OBIETTIVO CHAMPIONS – “Il rammarico per aver perso negli ultimi dieci minuti di campionato la prospettiva della Champions League c’è tutto, ma è un rammarico che prevede anche il fatto di calcolare che in realtà questa prospettiva la Lazio l’avrebbe dovuta cogliere tre settimane prima, vincendo la partita con l’Atalanta e vincendo la partita con il Crotone, presentandosi alla partita con l’Inter con un vantaggio che garantiva la tranquillità”.
ERRORI ARBITRALI – “Sicuramente, se io faccio il calcolo dei punti mancanti per circostanze non fortunate, definiamole in questo modo, io penso che la Lazio sarebbe entrata in Champions League molto tempo prima, ci mancano almeno 6 o 7 punti”.
LAZIO-INTER –” Io non so se abbia sbagliato Inzaghi o se l’equilibrio psico-fisico della squadra sia saltato dopo le vicende che hanno portato al pareggio su rigore, perché subito dopo il pareggio su rigore dell’Inter c’è stata l’espulsione di Senad Lulić, un’espulsione oggettivamente forse eccessiva. Quando tu ti ritrovi che la squadra avversaria ha pareggiato, perdi un uomo e devi giocare gli ultimi dieci minuti della partita in dieci con una squadra che invece ha ripreso vigore, dopo che per tre quarti di partita aveva subito le iniziative della Lazio, ti ritrovi in difficoltà psicologica. Non avrebbe dovuto sostituire Ciro Immobile? Era oggettivamente stanco.
DE VRIJ – “Credo che de Vrij abbia commesso un errore nell’ambito di una partita in cui si era comportato nel migliore dei modi. A tutte le illazioni, i sospetti e le voci io non credo, il ragazzo è un professionista serio e si è comportato in maniera seria per tutto il campionato e anche in quest’ultima partita, si trovava in una situazione decisamente non facile. Sul rigore c’è stato un errore che nel calcio può capitare. Il bello del calcio e l’aspetto più affascinante è che ha dei margini d’errore imprevedibili, l’imprevedibilità ha giocato a sfavore della Lazio questa volta”.
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