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AVVERSARIA Miglior attacco della Serie A e 11 risultati utili consecutivi: il biglietto da visita della Dea è da Finale

ATALANTA LAZIO AVVERSARIA – Novanta minuti che valgono una stagione, un trofeo da alzare al cielo per ritagliarsi uno spazio di gloria nell’incontrastato dominio della…

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ATALANTA LAZIO AVVERSARIA – Novanta minuti che valgono una stagione, un trofeo da alzare al cielo per ritagliarsi uno spazio di gloria nell’incontrastato dominio della Juventus entro i confini nazionali. Atalanta-Lazio, Finale di Coppa Italia, non è una semplice partita ma un confronto tra due delle realtà di calcio più brillanti del nostro paese. Il campionato racconta di due squadre che arrivano all’appuntamento con umori opposti: i bergamaschi sono in piena corsa per un posto in Champions League, i capitolini al momento fuori dalla zona europea. Ma la Finale è una partita a sé, come un derby: e in casa Lazio il binomio derby-Coppa Italia non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Mercoledì 15 maggio allo stadio Olimpico si ripeterà il confronto visto appena dieci giorni prima: quel giorno si giocava per la Serie A e l’Atalanta incantò tutti vincendo per 3 a 1. Ma adesso si riparte da zero.

GLI ULTIMI RISULTATI – L’Atalanta è senza ombra di dubbio la squadra più in forma del campionato. I bergamaschi hanno una striscia aperta di quattro vittorie consecutive nelle quali sono incluse due successi prestigiosi al San Paolo (Napoli-Atalanta 1-2) e all’Olimpico (Lazio-Atalanta 1-3). La squadra di Gasperini non conosce sconfitta dal 23 febbraio scorso (Torino-Atalanta 2-0) e nella classifica dei punti fatti in trasferta è seconda (33 punti) dietro solo alla Juventus (41). Miglior attacco della Serie A (73 reti), gli orobici stanno trovando una continuità di risultati non indifferente, accompagnata sempre da un gioco offensivo e propositivo. La classifica dice 65 punti, +7 sulla Lazio e sogno Champions che appare sempre più concreto.

IL CAMMINO IN COPPA ITALIA – Cammino in campionato che va di pari passo con quanto di buono fatto in Coppa Italia. L’Atalanta, insieme alla Lazio, è la formazione che più di tutte merita di giocare l’ultimo atto della competizione. Come i biancocelesti, anche i bergamaschi hanno iniziato il cammino agli Ottavi, superando per 2 a 0 il Cagliari alla Sardegna Arena. Nei quarti, poi, il capolavoro di Gasperini: davanti al proprio pubblico l’Atalanta ha battuto per 3 a 0 la Juventus, dominando per tutta la partita. In semifinale il doppio confronto con la Fiorentina: spettacolare 3 a 3 al Franchi e vittoria al ritorno per 2 a 1. Dieci reti fatte, appena 4 subite: il capocannoniere della competizione è Zapata (3 gol), seguito da Gomez e Pasalic (2). Una vera macchina da gol.

L’ALLENATORE – Gian Piero Gasperini è un ex calciatore, di ruolo centrocampista. Nato a Grugliasco (Torino) nel 1958, il tecnico è stato molto corteggiato dalla Lazio, che continua a intravedere in lui un profilo ideale per sostituire una (al momento) improbabile partenza di Inzaghi. Cresciuto calcisticamente nella Juventus, Gian Piero sboccia a Palermo tra il 1978 e il 1983: in cinque stagioni colleziona 128 presenze in Serie B ed 11 gol ed arriva a giocare una finale di Coppa Italia. Dopo le esperienze con Cavese e Pistoiese, nel 1985 si trasferisce a Pescara: in Abruzzo Gasperini riesce ad esordire sui campi della Serie A e a conquistarsi un ruolo sempre più importante. Lascerà i biancazzurri dopo cinque anni, da capitano, e con all’attivo 160 presenze e 21 gol. L’ultima avventura da calciatore la vive a Pesaro, in Serie C1, poi dall’anno successivo inizia la gavetta per diventare allenatore. La sua carriera in panchina è legata soprattutto ai colori del Genoa, squadra con la quale ha avuto modo di far conoscere a tutti la sua idea di calcio. Con i ‘grifoni’ dal 2006 al 2010, Gian Piero al suo primo anno riporta la squadra in Serie A, poi conclude la seconda stagione al nono posto. Nel 2008-09 compie un capolavoro: il Genoa arriva quinto e si qualifica per l’Europa League, trascinato dai gol del ‘Principe’ Milito; l’anno dopo esce ai gironi della competizione mentre in campionato non va oltre la metà classifica. Il bel gioco e la bravura nel crescere i giovani portano Gasperini sotto i riflettori dell’Inter che, nel 2011, lo chiamano a guidare la squadra. L’esperienza è però piuttosto negativa e dopo sole cinque partite il tecnico viene esonerato. Dopo gli anni a Palermo, Gasperini, nel 2013, torna a casa, al Genoa, dove rimane sino al 2016: in queste stagioni raggiunge la vittoria numero 100 sulla panchina rossoblù, nonché di nuovo un posto in Europa League che però non disputerà a causa di una licenza UEFA non pervenuta. Da ormai tre stagioni è alla guida dell’Atalanta, squadra con la quale sta facendo vivere grandi emozioni, sia in Italia che in giro per il vecchio continente.

LE POSSIBILI SCELTE – Gian Piero Gasperini ha adottato il 3-4-2-1 come schema di riferimento per la sua Atalanta. In porta ci sarà Gollini, in difesa la linea sarà guidata dall’esperienza di capitan Masiello con Hateboer e Gosens sulle fasce. A centrocampo talento e sostanza con De Roon, Freuler e Djimsiti: in avanti il punto di riferimento sarà Zapata, con Gomez ed Ilicic chiamati a non dare punti di riferimento sulla trequarti. Partirà dalla panchina il giovane Barrow, in rete nell’ultimo match di campionato contro il Genoa.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-2-1): 1 Berisha; 23 Mancini, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 72 Ilicic, 10 Gomez; 91 Zapata.

Marco Barbaliscia

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