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Avvio in discesa poi arriva il Milan
LA REPUBBLICA (Cardone-Ercole) – Si parte e si chiude all’Olimpico: il 20 agosto con la neopromossa Spal…
LA REPUBBLICA (Cardone-Ercole) – Si parte e si chiude all’Olimpico: il 20 agosto con la neopromossa Spal, nella “rivincita” del 2-0 biancoceleste ad Auronzo di Cadore, il 20 maggio 2018 contro l’Inter: con i nerazzurri l’andata si giocherà il 30 dicembre a San Siro, mentre la “partita di Natale”, il 23, si giocherà a Roma con il Crotone. Dopo un avvio soft (Spal e Chievo), si va in salita: trasferte negli stadi di Milan e Napoli già a settembre, più la sfida casalinga con la Juve il 15 ottobre. Poi le due date dei derby: 19 novembre (in trasferta) e 15 aprile (in casa). «Diciamo che si parte bene – commenta Lotito – e si chiude male. Abbiamo fatto qualche cambio nella rosa, servirà un po’ di rodaggio per assestarci». Durante la cerimonia, fitto colloquio tra lui e l’ad della Juve Marotta: «Abbiamo fatto la nostra proposta alla Lazio per Keita. Ora tocca a Lotito decidere» ha detto il dirigente della Juve.
Di sicuro la questione del passaporto condiziona le operazioni in entrata. Uno dei due posti è stato preso da Marusic, quindi l’altro potrà essere occupato solo da uno tra gli extracomunitari Caicedo, Azmoun e il difensore Caceres. L’orientamento della società è allora puntare sull’ecuadoriano Caicedo (che tra l’altro ha appena richiesto il passaporto spagnolo, pratica avviata) come vice-Immobile e su Brahimi (passaporto francese) per il dopo-Keita. Il Porto vuole 18 milioni per questo jolly offensivo che ha già collezionato 34 presenze e 7 reti nella nazionale algerina, dopo aver fatto la trafila nelle selezioni giovanili francesi. Per Inzaghi è il profilo ideale, il problema è la concorrenza: il 27enne franco-algerino è nei piani di Milan e Inter. Il Porto, poi, ha bisogno di fare cassa perché è nel mirino dell’Uefa per la questione del Fair Play Finanziario. L’alternativa è Jovetic, cui Spalletti non ha garantito il posto in nerazzurro: anche il montenegrino è tra gli attaccanti più stimati da Inzaghi. Meno facile arrivare a Sansone, che il Villarreal vuole trattenere, e Eder, intenzionato a non muoversi dall’Inter. Il piano B è altrettanto intrigante: l’extracomunitario Azmoun come erede di Keita, e a quel punto un centravanti giovane e comunitario, forte di testa e fisicamente ben strutturato, nel ruolo di riserva di Immobile. La Lazio quindi tratta su più tavoli e spera di trovare la combinazione giusta. Per rafforzare il settore difensivo, Inzaghi ha chiesto Caceres, l’uruguaiano ex Juve svincolato dopo una stagione con una sola presenza in Premier nel Southampton, ma il problema del passaporto ne blocca l’acquisto. L’escamotage può essere farlo tesserare ora da una società italiana amica, per poi portarlo a Roma nella sessione di gennaio.
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