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BARONIO: “Avere il sostegno della Curva è pazzesco. Lo scorso anno molti ex compagni hanno sofferto senza tifosi”
“Spesso a Roma le formazioni le decide l’ambiente: consiglio, soprattutto ai più giovani, di estraniarsi il più possibile dal contorno e leggere i giornali il meno possibile”…
NOTIZIE LAZIO – Dopo 14 anni anni trascorsi con la maglia biancoceleste, adesso, Roberto Baronio è orgoglioso di definirsi un tifoso Laziale. Intervenuto ai microfoni di Radio IES, l’ex centrocampista, elogia la campagna acquisti estiva: “Io sono ottimista. Saremmo ipocriti se si parlasse di scudetto, sarebbe un discorso da illusi. Però la Lazio ha fatto un’ottima campagna acquisti. La società è intervenuta per colmare alcune lacune della squadra e lo ha fatto con inserimenti di buon livello, calciatori con esperienza internazionale con le rispettive nazionali o che conoscono già il campionato italiano. Oltre al mercato oculato e corretto fatto in estate ci sono tanti aspetti che mi rendono ottimista per la stagione. Dallo spogliatoio biancoceleste mi arrivano sensazioni positive su Pioli. Mi dicono che è molto bravo, preparato e meticoloso, severo il giusto. Se, come tutti gli anni, qualche squadra che potenzialmente è superiore fallisce la stagione, la Lazio può piazzarsi tra il quinto e il sesto posto. Sono molto contento per il ritorno allo stadio dei tifosi. Avere una curva che ti sostiene per novanta minuti è pazzesco. So che molti ex compagni lo scorso anno hanno sofferto molto questa situazione”. Il dualismo Biglia-Ledesma è destinato ad accompagnare tutta la stagione. Roberto Baronio quel ruolo lo sconosce molto bene, un dualismo vissuto in prima persona per diversi anni proprio con Ledesma. “Non c’è mai stato un dualismo. Le scelte si sapevano già in partenza, ma non il lunedì. Era tutto chiaro già da Agosto. Ho avuto la ‘sfortuna’ di avere un allenatore che aveva fatto le sue scelte sette anni prima. I dualismi fanno sempre bene all’interno di una squadra a patto che chi sta fuori continui a lavorare per se e per il bene della squadra. Biglia è il titolare della nazionale della nazionale argentina, il suo valore non si discute. Ora ha un anno in più di esperienza nel nostro campionato e sono certo che sia lui che Felipe Anderson dimostreranno definitivamente tutto il loro valore. Venire in Italia non è semplice, alcuni riescono ad imporsi subito però se hanno valori importanti come loro riescono sempre a dimostrarlo in poco tempo. A Roma è particolarmente difficile perchè basta una prestazione deludente per scatenare le critiche di tutto l’ambiente, a partire dai giornali per finire a radio e tv. Poi si tende invece ad esaltare giocatori che non hanno nenache mai visto la nazionale ma che diventano improvvisamente i più ricercati da tutte le squadre più forti. Mi sento di dire che spesso a Roma le formazioni le decide l’ambiente. Io consiglio, soprattutto ai più giovani, di estraniarsi il più possibile dal contorno e leggere i giornali il meno possibile”.
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