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BAZZANI ammette: “Conoscevo TARE e GALLIANI”

IL TEMPO (V. Imperitura) – Sembrano ancora accostati al giro di perso che ruotavano attorno al famoso “Civ”, il ds della Lazio e ii direttore Generale del Milan…

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RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – “Conoscevo Tare che aveva giocato nel Bologna, diventato Direttore Sportivo della Lazio e “in passato sono stato a cena una volta o due con Galliani, in particolare ad una festa di laurea. Ricordo che si era laureata Cristiana Rossi, ex moglie dell’ex portiere del Milan“. Anche i nomi del ds della Lazio e dell’ad del Milan rientrano nel cerchio di personalità sportive attorno a il «Civ», Francesco Bazzani, finito in carcere a dicembre in seguito al quarto filone della vicenda del calcio scommesse. lo stesso Bazzani racconta al Procuratore Roberto di Martino delle amicizie con alcune “istituzioni” del mondo e del sistema calcistico, con cui, grazie alle dritte di mister X, il messinese Salvatore Spadaro, sincronizzavano i risultati delle partite frutto di combine e le scommesse “sportive”. Bazzani racconta del primo incontro con Spadaro: “Ricordo che Spadaro puntava cinquanta, cento euro su over con riferimento ad alcune partite che non sono in grado di individuare e generalmente vinceva. Considerato che anch’io ero interessato a scommesse su over, è stato così che gli ho chiesto se fosse in possesso preventivamente di informazioni su come sarebbero andate le partite“. Un’amicizia che segna l’inizio del lavoro «combinato» che i due imbastiscono con il gruppo dei “Bolognesi” e con quello degli “zingari”. Il sistema era semplice, Spadaro si occupava di trovare le partite da aggiustare e Bazzani faceva da tramite per trovare i finanziatori in grado di pagare le altissime «mance» ai calciatori infedeli in cambio di una percentuale. Almeno due le partite che saltano fuori dalle carte cremonesi: Brescia – Lecce , e Palermo-Napoli su cui l’affare saltò. Ieri il giudice Guido Salvini ha disposto l’attenuazione della misura cautelare, sembra quindi rientrato il rischio di inquinamento delle prove da parte dei due principali imputati. “Effettivamente Bazzani – scrive il giudice nell’ordinanza che ieri mattina ha disposto i domiciliari per i due imputati – ha fornito un quadro estremamente significativo dell’attività di Spadaro che rende del tutto improbabile che egli abbia potuto, e per un lungo periodo, truffare, come ha cercato di sostenere, soggetti esperti come gli Zingari, Bellavista (Antonio, ex capitano del Bari, ndr) e lo stesso Bazzana”. Nei prossimi giorni sarà interrogata buona parte dei Bolognesi, gruppo a cui apparteneva anche Beppe Signori. Bisognerà attendere ancora per l’interrogatorio di Gattuso (chiesto dall’ex milanista), indagato per i suoi contatti con Bazzani.

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