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BERETTA: “La gara di CESENA sarà complicata, ma la LAZIO di PIOLI è solida”
L’ex tecnico di Serie A esalta il lavoro di Pioli e della Lazio…
NOTIZIE LAZIO – Mario Beretta, ex allenatore di diverse squadre di Serie A, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per esaminare il momento della Lazio e del calcio italiano in generale. Queste le sue parole:
Sulla Lazio di Pioli.
“Le impressioni sono positive, probabilmente un andamento superiore alle attese, ma decisamente positivo. La Lazio è in corsa in tutti gli obiettivi, il lavoro che sta facendo Pioli con la squadra è positivo”.
Sul momento della Lazio.
“Felipe Anderson entrò nel secondo tempo e mostrò le sue qualità importanti. Era già abbastanza chiara l’idea di gioco e la caratterizzazione dell’allenatore. Questo è l’aspetto più importante, anche i calciatori contano, ma l’allenatore deve dare le sue idee. Per me è stato più significativa la vittoria in Coppa Italia, hanno dato il massimo e significa che tutti insieme stanno facendo un grande lavoro. Il Milan ha giocatori di qualità, la Lazio è stata tutto il secondo tempo in 10”.
Su Novaretti e i giocatori impiegati meno.
“Significa che il gruppo è sano e unito, è quello che aiuta a raggiungere gli obiettivi”.
Sul mese di gennaio e la preparazione.
“Se ci fosse una pausa lunga potrebbe essere determinante, in due mesi di sosta si fa un certo tipo di lavoro. Da noi la sosta è minima, ormai non c’è più un discorso di richiami. L’unica cosa che può cambiare è il mercato, avendo in mezzo il calciomercato qualunque squadra vorrebbe rinforzarsi Per il mio passato mi piace condurre anche la parte atletica. Adesso mi confronto con il preparatore e voglio sempre sapere quello che si fa. E’ giusto fare certi lavori in certi momenti”.
Su Cesena-Lazio.
“La gara di Cesena è molto complicata, queste partite sono difficili, hai tutto da perdere e niente da guadagnare. Diventa molto importante prepararla al meglio, con infortuni e squalifiche è un ulteriore esame. Si può vincere o perdere, l’importante è la giusta determinazione”.
Sulla Serie A.
“Mi aspettavo qualcosa di più da Milan e Inter, anche se non solo le stesse squadre di anni fa. La sorpresa è la Sampdoria. Pensavo che l’Atalanta potesse essere un po’ più avanti. Per emergere bisogna avere idee, di soldi non ce ne sono. Serve investire quel poco che si ha sul settore giovanile, si parla molto ma alla fine non si investe. Ci sono nazioni che hanno squadre con signori giocatori, hanno una scuola alle spalle e conoscenze tali da affrontare le situazioni nel migliore dei modi”.
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