COPPA ITALIA
Biava: “Lazio, sarà difficile ripetere lo scorso campionato. 26 maggio? Come uno scudetto”
L’ex biancoceleste attendeva una chiamata da Reja, ma non ha rinnovato con l’Atalanta e sta pensando di appendere gli scarpini al chiodo…
NOTIZIE LAZIO – L’ex biancoceleste Giuseppe Biava ha lasciato la capitale per riavvicinarsi alla sua famiglia, dalle parti di Bergamo. L’altro ex Reja lo aveva richiamato all’Atalanta, ma quest’estate il suo contratto è scaduto e non è stato rinnovato. Intervenuto a RadioSei il difensore ha commentato l’accaduto: “Non ho dato l’addio per mia volontà, mi sarebbe piaciuto continuare. Pensavo di meritare il rinnovo, così non è stato e per ora sono fermo. Ho una certa età, sono consapevole che questo poteva essere il mio ultimo anno in campo. Ho fatto il corso da allenatore, intanto mi guardo intorno. Per gli svincolati c’è sempre tempo, ma ripeto, ho in testa l’idea di aver concluso l’ultimo anno. Tutte le mie riconferme le ho sempre conquistate sul campo, ogni anno, anche alla Lazio. Pensavo di averla meritata anche quest’anno, probabilmente avevano altre idee. Reja? Pensavo fosse un punto a mio favore, non è stato così. Mi aspettavo una chiamata dal mister, neanche quella c’è stata. Forse ha influito la nuova regola che impone che le rose siano massimo di 25 giocatori, l’Atalanta ha fatto fatica a vendere. Probabilmente eravamo in troppi, non sono riusciti a sfoltire la rosa”.
Poi Biava ha analizzato il momento biancoceleste: “Ho visto quasi tutte le partite di questo inizio stagione. Il preliminare ha lasciato l’amaro in bocca, all’Olimpico la Lazio aveva fatto una buona partita riuscendo a vincere. Al ritorno le assenze hanno pesato tanto e il Leverkusen ha dimostrato di avere qualcosa in più a livello fisico. In campionato sarà difficile ripetersi, ma la Lazio ha giocatori importanti che ora purtroppo sono fuori. Ora, inoltre, c’è anche un nuovo bomber, Matri, che mi è sempre piaciuto. Con Klose e Djordjevic c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per Biglia, invece, la società non ha trovato il sostituto e quando manca si sente molto. Ledesma? Anche lui non ha avuto la riconferma che sperava, era legatissimo alla Lazio, sarà stata sicuramente una decisione soffertissima. In difesa c’è qualche difficoltà, non c’è il miglior de Vrij che ha accusato dei problemi fisici, ma la rosa è competitiva, può ripetersi, pur avendo inserito giovani interessanti. Dei miei ex compagni sento ancora Radu, con lui ho ancora un rapporto. De Vrij? Ha dimostrato di essere forte al Mondiale e nel campionato scorso. Mi piace anche Gentiletti, che è stato molto sfortunato nella scorsa stagione e mi è piaciuto Hoedt nell’ultima partita. C’è buon materiale, il futuro è dalla loro parte. Dell’esperienza a Roma mi rimangono quattro anni e mezzo stupendi, in cui mi sono sentito un giocatore e in cui ho vinto una Coppa Italia importantissima, che per me vale quanto uno scudetto. Giocare in quello stadio, poi, era il massimo per me. Quella partita (il derby con la Roma in finale, ndr) era difficilissima a livello mentale, penso sia stata la mia miglior partita.“Chiamata da Formello? Rispondo subito, ma ormai sono arrugginito! Mando un saluto a tutti i tifosi laziali“.
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