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BIAVA VS DEL FABRO, due generazioni a confronto
CAGLIARI-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA. Carriere all’opposto, inizi all’opposto. Stesso ruolo, stessa altezza e senso dell’anticipo. Il sardo vuole diventare un leader e studia dal biancoceleste…
CAGLIARI – LAZIO, IL FACCIA A FACCIA: BIAVA vs DEL FABRO
Carriere all’opposto, inizi all’opposto; stesso ruolo, stessa altezza, stesse qualità tattiche e senso dell’anticipo. Domenica a Cagliari il giovane Del Fabro si troverà di fronte il “vecchio” Biava. Il tempo sembra essersi fermato per il difensore biancoceleste che si avvia a spegnere le 37 candeline l’otto maggio. Il ventiquattro dello stesso mese, invece, il centrale sardo compirà 19 anni. Generazioni a confronto, una cresciuta con il calcio balilla e con il subbuteo, l’altra con la playstation. Ambizioni a confronto con Biava che non ha mai trovato spazio nella nazionale italiana di nessuna fascia d’età e l’altro che ha già giocato in tutte le selezioni azzurre. Ora è costantemente chiamato nell’Under 19 ed è stato il capitano dell’Under 18. Beppe è partito da lontano dalla serie D con l’Albinese arrivando fino alla C2. Con la fusione di questa squadra con il Leffe nacque l’Albinoleffe e lui è stato uno dei protagonisti della storica storica della società fino alla B. Tanta gavetta fino al 2007 con la promozione in A a 27 anni con il Palermo, tardi per riuscire ad accedere ad una nazionale piena di talenti nel ruolo di centrale. Per Del Fabro, invece, è immediatamente Serie A. Esordio a 17 anni contro la Juventus e subito dopo 90 minuti proprio contro la Lazio. Domenica il centrale nato ad Alghero avrà di fronte il professore della difesa, un leader indiscusso che sa governare la squadra, sa quando giocare di anticipo e quando temporeggiare. Per poter aspirare a diventare un giocatore importante di certo osserverà i movimenti del suo “anziano” collega, assisterà a una lezione in diretta su come si governa la difesa, su come si dimostra con le parole e con i fatti di essere un leader di un reparto e di una squadra. Il rossoblù ha tutte le carte in regola per lasciare il segno, ma per riuscirci deve imparare ad essere autorevole, a infondere fiducia e sicurezza alla squadra. E dovrà iniziare a farlo da domenica, quando sarà il “comandante” della fase difensiva rossoblù, al posto di Astori. Per lui è tempo di iniziare a spiccare il volo, prendesse appunti da Biava che con l’umiltà e il lavoro fa ancora la differenza a 37 anni.
GIUSEPPE BIAVA
Nato a Seriate l’otto maggio del 1977, inizia la sua carriera professionistica nell’Albinese che poi, fondendosi con il Leffe nel 200o diventa l’Albinoleffe. È protagonista della storica scalata della società in dalla Serie D alla Serie B e nel gennaio 2007 passa al Palermo con il quale raggiunge la promozione in A. Con i rosanero esordisce in A e anche in Europa rimanendovi per 4 anni: per lui un totale di 118 presenze. Nel giugno 2008 passa al Genoa con il quale disputa 56 partite in un anno e mezzo. Nel mercato di riparazione invernale del 2010 approda alla Lazio diventando una pedina fondamentale della retroguardia biancoceleste. Anche in questa stagione parte titolare ma l’infortunio alla terza giornata di campionato lo costringe a restare ai box fino a dicembre. A gennaio, con il pieno recupero fisico e con l’arrivo di Reja sulla panchina torna titolare intoccabile.
DARIO DEL FABRO
Nato ad Alghero il 2 maggio del 1995, il giovane sardo è stato portato sull’isola da Gianfranco Matteoli che aveva notato le sue qualità nella Torres 2000. Nella stagione 2012-13 entra a far parte della prima squadra trovando il suo esordio con la maglia del Cagliari nella sfida contro la Juventus datata 21 dicembre, disputando gli ultimi 23 minuti del match. La settimana successiva fa il suo esordio dal primo minuto proprio contro la LAZIO. Continua la stagione tra tribuna e panchina, racimolando altri 38 minuti nella penultima giornata del campionato ancora contro la Juve. Intanto è titolare inamovibile della Primavera con la quale non salta un minuto di gioco. Nella stagione attuale sono due le presenze in campionato: contro Napoli e Livorno disputa tutti i 90 minuti della gara. Contro la LAZIO tornerà in campo dal primo minuto a causa della squalifica di Astori.
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
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