Biglia ai box: le alternative a disposizione di Pioli

Pubblicato il 22/01 alle 18.31

NEWS DEL GIORNO – Biglia si è fermato ancora: terzo stop stagionale, settimo periodo di infermeria da quando è in biancoceleste. Almeno tre settimane fuori per il centrocampista argentino, alle prese con il problema alla caviglia rimediato nel match contro la Juventus. Pioli lo reputa indispensabile per il proprio gioco, con o senza il numero 20 la Lazio cambia profondamente il suo atteggiamento in campo, perdendo un pizzico di esperienza e di fluidità nelle zone nevralgiche del campo. Il tecnico emiliano dovrà fare a meno del suo perno centrale almeno per le prossime cinque di campionato che saranno, in ordine, Chievo, Udinese, Napoli, Genoa e Verona. Il neo capitano biancoceleste è al momento a rischio anche per i sedicesimi di Europa League: il 18 gennaio a Istanbul si gioca Galatasaray-Lazio, non è ancora certo se Biglia ce la farà o meno ad essere del match. Domenica intanto toccca  ai clivensi, all’Olimpico c’è bisogno di una svolta, i capitolini nel 2016 non hanno ancora trovato la via della rete tra le mura amiche dell’impianto casalingo.

CATALDI-ONAZI – Pioli studia le alternative a sua disposizione, dopo una certo periodo di continuità nelle scelte sarà costretto a cambiare la sua mediana. Nel match dell’Epifania contro il Carpi, in cui erano squalificati sia Biglia che Milinkovic-Savic, il mister mantenne il 4-3-3, schierando contemporaneamente i poco utilizzati Cataldi e Onazi al fianco dello stakanovista Parolo. Il fedelissimo di Pioli nel match di Coppa Italia contro la Juventus è rimasto ai box, non sta attraversando il suo momento migliore e nelle ultime uscite ha mostrato un pizzico di mancanza di lucidità. Già domenica contro il Chievo potrebbe tornare in campo, anche se per gli interni le soluzioni non mancano. Oltre all’ex Parma sono a disposizione Lulic e Milinkovic-Savic, così come lo stesso Cataldi se non dovesse essere dirottato nella posizione di vertice basso del terzetto. In quel ruolo un paio di settimane fa contro il Carpi ha agito Onazi, non convincendo a pieno. Buona la prova del nigeriano in fase di contenimento, ma nel momento di costruire gioco contro una squadra arrivata all’Olimpico per giocare di rimessa il numero 23 ha faticato a trovare con rapidità spazi e geometrie. Chissà che non tocchi proprio a Cataldi il ruolo di vice-Biglia, due centrocampisti dalle caratteristiche sicuramente diverse, ma che possono ricoprire quella posizione. Meno probabile l’impiego di Mauri in quella posizione, ma il numero 6 potrebbe tornare utile in caso di cambio modulo.

CAMBIO MODULO – Tra risultati esaltanti e stop che lasciano il rammarico, nell’ultimo periodo Pioli pareva aver ritrovato l’equilibrio grazie al 4-3-3, anche camuffato da 4-1-4-1. I prossimi impegni saranno fondamentali per la Lazio per non lasciar allontanare ulteriormente il quinto posto, che dista ora 7 punti. Un’opzione potrebbe essere rappresentata anche da un nuovo cambio modulo, magari un ritorno al 4-2-3-1 d’emergenza che la truppa biancoceleste ha attuato in alcune fasi della stagione in corso. In tal caso Milinkovic-Savic potrebbe essere proiettato nuovamente nel ruolo di atipico trequartista che ha già occupato, mentre entrerebbe in lizza per una maglia da titolare anche Stefano Mauri, che manca dal campo dallo scorcio finale di Lazio-Udinese di Tim Cup di metà dicembre scorso. Meno probabile l’impiego di Morrison, tenuto in scarsa considerazione da Pioli, che finora gli ha concesso soltanto 151 minuti sul terreno di gioco. Tutte alternative che in assenza di Biglia potrebbero essere prese in considerazione, con un fattore fondamentale in comune: se la Lazio vuole centrare l’obiettivo quinto posto deve tornare a macinare gioco e risultati in fretta, già a partire da domenica, quando all’Olimpico arriverà il Chievo di Maran.

Gian Marco Torre