BIGLIA-POGBA, quando l’etichetta di vice è stretta

JUVENTUS-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA – Due “signori” del centrocampo. Sabato sera alla JUVENTUS Stadium si preannunciano scintille nella zona nevralgica del campo. Da una parte la sapiente regia di PIRLO, dall’altra la fantasia di HERNANES; il tutto mentre VIDAL e GONZALEZ daranno vita ad una battaglia tra polmoni d’accaio. In questo quadro infuocato troveranno posto anche Lucas BIGLIA e Paul POGBA, due giocatori legati da un fattore comune: arrivati nei rispettivi club con l’etichetta di “vice”, non ci stanno mettendo molto a sovvertire le gerarchie…

POGBA – Centrocampista “tuttofare”, ad essere onesti l’ex gioellino del MANCHESTER UNITED viaggia con un anno di anticipo rispetto all’argentino. Sbarcato a Torino la scorsa estate con l’etichetta di vice-Pirlo (al suo arrivo si pensava di farlo crescere con calma alle spalle del campione del Mondo, ndr), il francese ha impiegato poco tempo per farsi conoscere davanti al suo nuovo pubblico. E non in una gara qualsiasi: JUVENTUS-NAPOLI. Partita vinta 2-0 dai padroni di casa e indovinate di chi è stato il gol che ha chiuso il match? Proprio di POGBA, che ha battuto DE SANCTIS con una precisa conclusione da fuori. Era la sua quarta presenza in campionato con la maglia bianconera… Nel corso del resto del campionato, il francese ha dimostrato di avere nel tiro dalla distanza una delle sue peculiarità migliori, andando a risolvere spesso a volentieri alcuni match fin lì bloccati. Prestazioni che lo hanno reso uno dei protagonisti della vittoria dello Scudetto 2012/13. Ancora più determinante è stato nell’ultimo successo bianconero: quella SUPERCOPPA che alla LAZIO ancora brucia. Una partita sbloccata dallo stesso POGBA dopo appena 120 secondi dal suo ingresso in campo e che lo ha visto duellare per la prima volta contro BIGLIA. Risultato: 1-0 per lo juventino. Ma la guerra non è ancora finita…

BIGLIA – Meno portato alla fase offensiva ma abilissimo nell’interdizione e nello smistamento del pallone, Lucas BIGLIA ha raggiunto il salotto buono del calcio a 27 anni, nel pieno della sua maturazione calcistica. Dopo essersi affermato in Belgio con la maglia dell’ANDERLECHT (7 stagioni con i biancomalva per un totale di 287 presenze, 16 gol e tre scudetti), il centrocampista argentino si è trasferito alla LAZIO per ricoprire un ruolo da anni invocato: quello di vice-Ledesma. Una qualifica però che stride con le sue qualità tecniche. Non a caso nei primi due impegni ufficiali della stagione è sempre partito titolare: nella sopracitata gara in Supercoppa, dove affiancò lo stesso LEDESMA, e nell’esordio contro l’UDINESE dove ha costretto il numero 24 biancoceleste ad accomodarsi in panchina. E la storia sta per ripetersi anche allo Juventus Stadium.

Daniele Gargiulo