ESCLUSIVA. Biglietti derby, ecco la furbata della Roma. È polemica

Pubblicato il 15/03

BIGLIETTI DERBY ROMA LAZIO – Diciannove giorni. Manca sempre meno alla semifinale di ritorno di Tim Cup tra Roma e Lazio. L’ansia in città sale e l’attesa cresce, così come la paura. E se dalle parti di Trigoria prima si respirava ottimismo e sicurezza, adesso non più. Il 2-0 dell’andata impone ai giallorossi la rimonta, di compiere un’impresa. E la tranquillità si è trasformata in pressione, frenesia e paura. Lo si evince dal loro sito ufficiale, dove è da poco comparso il comunicato circa le modalità e i prezzi per acquistare i tagliandi per la gara (in programma il 4 aprile). Si legge nella nota: “Curva Sud 30 euro, Distinti Sud 40 euro e Tribuna Monte Mario 75 euro”.

E cosa c’è di strano? Finora nulla, ma andiamo per tappe. Prima della partita dello scorso 1 marzo le due società hanno concordato i prezzi dei biglietti, che sarebbero dovuti essere gli stessi per entrambi i match. Ma alla luce del risultato dell’andata (2-0 per i biancoelesti), la Roma prova a cambiare le carte in tavola. Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, i dirigenti giallorossi avrebbero chiesto alla Lazio l’autorizzazione di modificare i prezzi. Da Formello ovviamente non sono arrivare risposte positive e allora ecco la “furbata” del club di Pallotta: riservare un trattamento privilegiato agli abbonati. Questi possono vantare infatti di uno sconto sul prezzo del biglietto, per cui andrebbero a pagare 20 euro la Curva, 35 i distinti e 65 la Montemario. Il tutto per cercare di riempire lo stadio e creare una bolgia, che favorisca la rimonta della squadra di Spalletti.

Ecco il confronto tra i prezzi per un abbonato giallorosso e un tifoso senza tessera per il ritorno di Tim Cup:

Questi invece sono quelli del match d’andata:

Anche la Lazio alla vigilia dell’andata aveva fatto un’iniziativa per gli abbonati. Se un tifoso con la tessera avesse acquistato una maglia della stagione attuale, allora la società gli avrebbe regalato un biglietto per la partita. Ma la differenza con ciò che ha fatto la Roma è sostanziale. Come ha sempre ribadito Marco Canigiani, il responsabile del marketing biancoceleste, la proposta della Lazio era indirizzata soltanto a 500 persone. Non a tutti gli abbonati. La società si limita a replicare: “I soliti furbetti…”

R.C