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Bistrattato, deriso, ora punito. Paga sempre MINALA
LAZIONEWS.EU – Il centrocampista camerunense non parteciperà al ritiro di Auronzo per motivi disciplinari…
LAZIONEWS.EU – Bistrattato, deriso, punito. Joseph Minala incassa l’ennesimo colpo esistenziale senza battere ciglio. Questa volta dall’interno di quelle mura, dove, in silenzio, si era protetto dall’ondata d’illazioni, improperi e tipici insulti a sfondo antirazziale che ha subito fin dal primo giorno in Italia. Il viaggio della speranza dalle sponde africane, una promessa mai mantenuta da chi, invece, avrebbe dovuto attenderlo alla Stazione Termini per accompagnarlo in una nuova vita. Ennesimo scherno del destino, delusione e disperazione: sceso dal treno fu l’abbandono il suo unico compagno. Tempra e determinazione la risposta del giovanissimo Josì che, indistruttibile, ha sgretolato la morsa della depressione per rincorrere il sogno di calciatore. Contorni sbiaditi di una passato recente, paradossalmente lontano anni luce. Oggi quei contorni, grazie alla felice intuizione della dirigenza laziale, hanno una forma ben definita. Quella dell’aquila capitolina, che l’ha reso finalmente libero di volare nel cielo dei desideri. La tempesta, però, era dietro l’angolo: tuoni e fulmini sulla sua presunta età, a contorno delle solite saette per il colore della sua pelle. Un processo iniziato con l’avvento del nuovo anno, tra il ragionevole dubbio e la malizia dell’invidia di chi se l’è lasciato scappare. Nessuna reazione: Minala ha trasformato l’energia negativa in prestazioni da urlo, guadagnandosi anzi, l’affetto incontrastato della gente laziale, nonché l’indiscussa attenzione degli addetti ai lavori. Ecco il frutto di un’ammirabile resistenza caratteriale, a riprova di una di una maturità certamente fuori dal comune, ma assai lontana dalla pretestuosa derivazione anagrafica. Il punto di rottura, però, arriva anche per i più forti. Soprattutto se si parla di un derby che può valer uno scudetto (Final Eight ndr), teatro dell’ennesimo eccesso verbale subito. Questa volta il ragazzo d’acciaio si è piegato, reagendo e rimediando un’espulsione che l’ha costretto ad osservare l’eliminazione dei compagni nella semifinale con il Torino. Una goccia nel mare, eppure in grado di cambiare la corrente in suo sfavore. La rotta per il ritiro di Auronzo di Cadore è stata annullata, a titolo punitivo. Con tutti i contro di una falsa partenza con il nuovo allenatore in panchina, e l’unico discutibile pro di correggere una condotta già di per sé impeccabile.
Francesco Pagliaro
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