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BOLLINI: “Nella ripresa un’altra LAZIO; su KEITA c’era rigore netto. Ora ripartiamo dal campionato”
Il tecnico dei capitolini applaude i suoi ragazzi, protagonisti di una grande partita e puniti da un grande gesto di bravura da parte di Donis…
NOTIZIE SS LAZIO- Dopo la bruciante sconfitta in finale di Supercoppa maturata negli ultimissimi minuti, proprio a ridosso dei tempi supplementari, il tecnico della Lazio Alberto Bollini commenta così. “E’ il bello e il brutto del calcio La Juve ha palleggiato meglio di noi nel primo tempo. Nella ripresa è stata un’altra Lazio, i ragazzi hanno dato tutto. Nel momento migliore abbiamo avuto tante occasioni, eravamo quasi ai supplementari. Poi c’è stata questa prodezza di Donis, complimenti a lui. C’era un calcio di rigore netto su Keita, in queste partite secche pesa molto. Non meritavamo di perdere“.Un Keita che nei minuti finali è stato espulso per doppia ammonizione, entrambe comminate per simulazione. “Si può sbagliare, questa è la categoria degli errori. Ma la prima ammonizione non c’era” continua a Sportitalia Bollini. Ora testa di nuovo al campionato, con la partita contro il Livorno e il titolo di Campioni d’Italia da difendere. “Non mi ricordo una squadra Primavera che abbia fatto tre finali consecutive. Vogliamo crescere come gioco, come squadra e perché no arrivare fino in fondo ai nostri obiettivi. Ripartiremo dal campionato, con molta serenità, così come faremo in tutte le competizioni che andremo ad affrontare“.
Il mister ha poi rilasciato alcune dichiarazioni anche alla radio ufficiale biancoceleste Lazio Style Radio 100.7.
“C’era un rigore netto su Keita. Stasera siamo stati penalizzati, potevamo essere più attenti nel primo gol e anche quando la squadra si è allungata troppo e ha lasciato palleggiare la Juve. I bianconeri ha finito con tanti ammoniti, e noi pochi. Potevamo fare qualcosa in più nel primo tempo sotto il profilo dei duelli anche se eravamo in svantaggio in maniera immeritata. La Lazio ha fatto la partita che doveva fare; dovevamo tirare di più nel secondo tempo, abbiamo sempre avuto il gioco in mano e sul finire di gara abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Keita. La Juve ha segnato in maniera rocambolesca e un plauso va fatto a Donis per il gesto, così come a Gervaudo perchè la palla poteva entrare solo in quello spazio e in quella frazione di tempo e noi mastichiamo amaro per questo. Bisogna ripartire da qui e guardare avanti, ci sono altre competizioni e con questo carattere e questa applicazione la Lazio farà strada.”
Il capitano Serpieri ha detto che la Lazio ha ancora fame di vittorie. “Questo è poco ma sicuro, noi proseguiremo con i nostri intensi allenamenti e saremo attenti nella crescita dei nostri giovani. Ieri sera c’erano quattro primavera in panchina con la prima squadra ed è un record. Questo ci fa felici, dobbiamo proseguire sulla strada della crescita individuale e dare gi0catori alla prima squadra, noi giochiamo sempre per vincere. Ci sono tante partite, dal campionato al Viareggio e alla Coppa Italia. Questa squadra ha giocato negli ultimi due anni due finali scudetto e una finale di Supercoppa. E’ la dimostrazione che i risultati non ci mancano e continueremo a cercarli. “
La scelta di Silvagni dal primo minuto e Oikonomidis nella ripresa per recuperare. “Vedo i ragazzi in allenamento e interpreto la loro condizione psico fisica, Silvagni è un combattente e avevamo bisogno di fisica nella palle aeree sia in difesa che in attacco. Nella catena di sinistra non ha giocato Marin, avevamo preparato una grande abilità da parte loro e non dovevamo sbilanciarci negli uno contro uno. Silvagni ha dato tutto e il cambio era previsto. Era previsto l’ingresso di Oikonomidis che fino ad ora ha sempre giocato dal primo minuto, ma oggi non aveva i 90 minuti nella gambe, e abbiamo cambiato modulo, diventando più accorti. Sono due ragazzi che fanno parte della rosa che io devo gestire indipendentemente che sia il primo o il secondo tempo. Potenzialmente sono tutti titolari.”
Al 90′ probabilmente già si penava ai supplementari con la Juve che non impensieriva più. “Può essere, avevamo il pallino del gioco e la Juve non stava facendo granchè, probabilmente c’è stato un piccolo rilassamento in vista dei supplementari, ma fa parte dell’inesperienza, perchè la Lazio stava attaccando bene e il gol è nato casualmente, da un cambio campo, poi la rete è frutto di un grande gesto tecnico. Come si fa a dare la colpa alla Lazio per un episodio quando ha giocato quel secondo tempo, con quella gamba e con quel cuore.”
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