BRASILE. Colpo da biliardo e HERNANES si prende la rivincita sulla FRANCIA: “Così ho riscritto la mia storia” (VIDEO)

NOTIZIE SS LAZIO – Per una volta il Profeta è stato Ederson. Il compagno e connazionale di Hernanes ha azzeccato il pronostico, mentre il numero 8 biancoceleste è riuscito a prendersi una consistente “rivincita” sulla Francia. Infatti i ‘Bleu’ fino ad oggi rappresentavano una macchia nella carriera verdeoro del Profeta dove, nel corso di un amichevole del febbraio 2011, venne espulso per un’entrata scomposta ai danni di Menez. Dopo quell’episodio negativo infatti il giocatore biancoceleste non venne convocato per più 7 mesi dall’allora ct Mano Menezes. Nel novembre 2011 arrivò anche il primo gol in nazionale nell’amichevole contro il Gabon ma nonostante questo non riuscì mai ad imporsi. Oggi invece, con Felipe Scolari in panchina, Hernanes ha si sta ritagliando il proprio spazio tanto da essere inserito nella rosa dei ventitrè che parteciperanno alla prossima Confederations Cup, competizione che vuole giocare da assoluto protagonista. Hernanes è sempre stato chiaro: il suo intento è di mettere in difficoltà il proprio commissario tecnico, convincendolo ad affidargli le chiavi del centrocampo anche se al momento appare essere tra le seconde linee. Ma chi conosce il Profeta sa che non si arrende tanto facilmente e nell’amichevole di questa sera contro la Francia lo ha ampiamente dimostrato: subentrato al 34esimo della ripresa a Luiz Gustavo, gli sono bastati 5 minuti per mettere la sua firma sul match grazie ad una conclusione mancina di prima intenzione che bacia il palo e si insacca in porta. “Pensavo che non sarei più entrato”, le sue parole al rientro negli spogliatoi riportate da ‘gazzetta.it’. Il brasiliano ha poi parlato a SportTv: “Sono molto felice, quell’espulsione  aveva macchiato la mia carriera, una carriera costruita con tanto sudore, non lo meritavo.Così ho riscritto la mia storia. Sono rimasto sempre concentrato, in attesa di una chance. Questa vittoria è importante per darci tranquillità e per farci continuare a lavorare”.