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Brocchi: “Keita, il futuro è tuo, Cataldi può prendere in mano il centrocampo. Col Bayer senza timore”
L’ex centrocampista biancoceleste ha detto la sua anche sul ritorno di Mauri: “So quanto ci tiene e quanto ha lavorato, è un valore in più…”
NOTIZIE LAZIO – “Le amichevoli precampionato non le prendo neppure in considerazione, sono solo un mezzo per ottenere la condizione migliore. La Supercoppa è un episodio a parte, giocata in condizioni non ideali, poi abbiamo rivisto la Lazio dello scorso anno”. Non aveva dubbi Christian Brocchi, sulla bontà del lavoro di Pioli e sulla preparazione che sarebbe venuta fuori nel momento più importante. “Ha avuto un‘ottima gestione – ha detto l’ex biancoceleste, ora allenatore della Primavera del Milan, a Lazio Style Radio 89.3 –, ha giocato con un’esperienza inaspettata, ha saputo tener botta nei momenti difficili. Stanno crescendo su diversi punti di vista. I giocatori hanno voglia di dimostrare di avere un ruolo da protagonista, emozionante ambire a traguardi importanti, è sempre bellissimo vedere il tifoso felice. Lo staff ha lavorato in maniera ottimale per arrivare all’ultima giornata, la stagione sarà stata preparata bene, conosco chi lavora e sono sicuro che dal punto di vista fisico non ci saranno problemi. La Lazio ha degli interpreti offensivi velocissimi, possono far male. Avranno il pensiero di come affrontare la Lazio, che ha dimostrato di potersi giocare la partita e di voler vincere. Ora c’è bisogno di recuperare i due arieti per dare una mano a Keita. Il suo talento è sotto gli occhi di tutti, ha il futuro davanti a sè, Pioli lo sta facendo crescere e lo aiuta per farlo diventare un grande giocatore. Biglia? Non c’è un vice, Cataldi ha tutte le carte in regola per prendere in mano il centrocampo. Ci sono altre dinamiche che devono essere lette in maniera particolare, se manca Biglia ci saranno le soluzioni giuste per far bene. Mauri? Sono contento so quanto ci tiene, quanto ha lavorato sodo per raggiungere risultati importanti. Ora la Lazio ha un valore in più in rosa. Bayer? Loro partiranno forte, devono stare attenti a non prenderle però, dipende anche dalla mentalità dell’allenatore. Non bisognerà avere timore”.
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