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Bruno Fernandes vs Milinkovic-Savic: a centrocampo si accende la sfida tra Davide e Golia
FACCIA A FACCIA – I giovani centrali a confronto…
FACCIA A FACCIA – “La Lazio ha sbagliato, come gli arbitri”. Si chiude con un Inzaghi al veleno la settimana post-derby. Una sconfitta che adesso, la sua squadra, punta a dimenticare velocemente: stasera al Ferraris i biancocelesti affrontano la Sampdoria, che invece arriva dalla convincente vittoria contro il Torino per 2-0. Alle 20.45, dunque, si accendono le luci del Marassi su due dei tanti protagonisti del match: Milinkovic-Savic contro Fernandes, i giovani fantasiosi centrali delle due compagini che a centrocampo si daranno filo da torcere. Sergej e Bruno, così lontani, così vicini.
LA VITTORIA DELLA MATURITA’ – “Ora sotto con la Lazio, abbiamo bisogno di continuità”. Le parole di Bruno Fernandes alla vigilia della partita contro i biancocelesti evidenziano l’obiettivo chiaro dei liguri. E lui, centrocampista versatile e fantasioso, che dispone di una buona tecnica di base e di un ottimo tiro dalla distanza, potrebbe essere davvero pericoloso per la retroguardia laziale. “Un altro gol per mia figlia, da segnare prima di Natale? Speriamo, anzi vorrei farne due o tre“, ha commentato il numero 10 blucerchiato, che punta direttamente alla porta di Marchetti.
OBIETTIVI – “Dobbiamo puntare alla Champions League”, aveva detto Milinkovic-Savic prima della sfida contro il Napoli. Dopo la trasferta partenopea, due vittorie e la sconfitta contro la Roma. Una classifica, quella della Lazio, che permette agli uomini di Inzaghi di credere all’impresa: il serbo, intanto, sta dimostrando di crescere esponenzialmente al servizio del tecnico biancoceleste. Il suo metro e novantadue di tecnica e tenacia lo rende uno dei più temuti del team capitolino: su di lui ci sono almeno due, spesso anche tre, uomini a marcarlo. L’uomo in più della Lazio, capace di essere fatale in entrambe le fasi, è proprio lui. Contro il portoghese sarà una sfida tra pari età, 22 per il blucerchiato e 21 per il laziale. Inoltre, entrambi fanno parte delle rispettive nazionali Under 21: Sergej in Serbia è ormai un’istituzione, Bruno con il Portogallo ha collezionato presenze su presenze. Il sogno comune è chiaro, si chiama Nazionale maggiore. L’altro è l’Europa: due obiettivi che possono essere uno la naturale conseguenza dell’altro. Sergej e Bruno, quei due bravi ragazzi, così lontani, così vicini.
M.S.
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