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Cagni su Lazio-Genoa: “Juric più esperto di Inzaghi. Anderson e Keita sono fortissimi”
NOTIZIE LAZIO – L’esperto allenatore ritiene che il mister biancoceleste…
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LAZIONEWS – Quella di domenica pomeriggio sarà la prima volta contro per mister Inzaghi e Juric. Nonostante le loro carriere di allenatori siano ancora agli inizi, il loro impatto sull’ambiente di Lazio e Genoa è stato, finora, determinante ed entrambe le compagini hanno assunto una loro precisa identità di gioco e di idee. Ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato a riguardo uno che invece di panchine, tra cui anche quella del Genoa, ne ha viste molte, Gigi Cagni:
“Juric è il più esperto tra i due, ma hanno dimostrato entrambi di essere in grado di concretizzare le proprie idee e di far esprimere i loro giocatori al meglio delle loro possibilità. L’allenatore del Genoa ha fatto gavetta in Serie B, un campionato lungo e difficile, mentre quest’anno ha una squadra più esperta e di qualità e questo sicuramente può aiutarlo. Inzaghi, grazie alle 7 partite dello scorso anno, conosceva già lo spogliatoio e questo sicuramente lo ha favorito in questa nuova stagione. Finora lui e la squadra sono stati bravi nel ricreare un’atmosfera positiva, anche con i tifosi, però bisognerà aspettare il girone di ritorno per poter dire che squadra è la Lazio. Sono contento per ciò che sta facendo Inzaghi, ma sia io che lui sappiamo che serve ancora tempo. Io l’ho conosciuto da giocatore e posso dire onestamente che ha sprecato le sue carte, era tecnicamente più forte del fratello. Ora da allenatore si sta meritando questa fortuna di allenare alla Lazio. Fa bene a pensare al presente, proiettarsi a troppi obiettivi non sempre è producente. Dopo quest’anno, potremo dire meglio quale può essere il futuro di Inzaghi”.
Sul tridente biancoceleste:
“Qualche partita fa ero in tribuna con la moglie di Immobile e gli ho fatto qualche domanda. Da come mi ha risposto, ho capito che all’estero non si sono trovati bene. Il benessere psicologico per Ciro è fondamentale: a Roma sta benissimo, ha grandi qualità fisiche e tecniche, il resto viene da sé. Anderson e Keita sono due esterni fortissimi, in un 4-3-3 si divertono e ti divertono. Nel 3-5-2 Felipe non mi ha convinto: anch’io ho avuto giocatori così e volevo che facessero tutta la fascia, ma mi sono reso conto di quanto facessero fatica negli ultimi metri e ho preferito lasciarli più avanti”.
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