NOTIZIE
Caicedo si racconta: “La Lazio è un punto d’arrivo importante, voglio restare a lungo e segnare gol decisivi”
LAZIO INTERVISTA CAICEDO – La qualità di un giocatore non si comprende solamente guardando il numero di gol realizzati o i minuti giocati: spesso, per essere determinanti, basta farsi trovare pronti…
LAZIO INTERVISTA CAICEDO – La qualità di un giocatore non si comprende solamente guardando il numero di gol realizzati o i minuti giocati: spesso, per essere determinanti, basta farsi trovare pronti al momento giusto e subito si entra nel cuore dei tifosi. Queste tre righe riassumono a grandi linee la prima stagione in biancoceleste di Felipe Caicedo, attaccante arrivato in estate dall’Espanyol per fare da spalla a Ciro Immobile. La stagione straordinaria del bomber napoletano ha costretto Simone Inzaghi ad utilizzare con il contagocce l’ecuadoreno, capace comunque di realizzare tre gol in Europa League e due in campionato, prima della rete decisiva di domenica scorsa contro l’Atalanta. Dopo un anno in ombra, nel momento più importante ecco che Caicedo si ritrova al centro dei riflettori, complice anche l’infortunio del numero 17: la qualificazione in Champions passa anche dai gol della ‘Pantera’. Caicedo ha rilasciato una bella intervista al canale tematico biancoceleste, nella quale si è raccontato a 360°: di seguito le dichiarazioni più rilevanti.
GLI INIZI E LE CARATTERISTICHE TECNICHE – “Non è stato facile per me decidere di fare del calcio un mestiere. In famiglia non avevamo molti soldi e ho dovuto fare molti sacrifici. Avevo un buon piede sinistro, ho cominciato a giocare come mezza punta, indossando la maglia numero 10. Poi gradualmente mi sono specializzato come punta centrale. La mia caratteristica peculiare è quella di cercare sempre di giocare il pallone col compagno. Cerco sempre l’appoggio della squadra e spero che questo mio modo di intendere il ruolo possa ben sposarsi con le esigenze della Lazio”.
LE AVVENTURE PASSATE – “L’esperienza al Manchester City è stata molto formativa, mi ha aiutato a formarmi come calciatore, ma è al Levante che ho trascorso la mia esperienza calcistica più bella. Ho segnato molti gol e ho aiutato la squadra a salvarsi. In quel periodo ho anche conosciuto mia moglie. Sono stati mesi felici. Mi fa piacere tornare in città quando posso”.
LA LAZIO – “La Lazio è una grande squadra, molto conosciuta in Europa. Quando mi si è palesata l’opportunità quasi non ci credevo. Rappresenta un punto d’arrivo molto importante per un giocatore che vuole consacrare la sua carriera. Abbiamo una rosa forte e siamo in lizza per la Champions, vogliamo competere su tutti i fronti e desidero conquistarmi la stima per rimanere qui a lungo. Spero di continuare a segnare gol decisivi, nonostante la Lazio abbia un organico fantastico e tante soluzioni di gioco. Voglio dare il massimo e contribuire con reti come quella con la Sampdoria o il Nizza”.
GOL ALLA SAMP – “L’esultanza a Genova? Sì era una fotografia, ma è sembrato uno scatto fatto alla loro curva. Non volevo essere offensivo con i loro tifosi”.
INZAGHI – ““Diversi tecnici sono stati fondamentali per me ma oggi ho la fortuna di lavorare con Inzaghi che è un grande motivatore e una persona eccezionale che non trascura nessun dettaglio. Ha grande personalità e riesce a trasmetterla al gruppo, una qualità che gli garantirà un ottimo futuro da allenatore”.
SUPERCOPPA – “Alla mia prima partita vincere un trofeo così importante è stata un’emozione indescrivibile. Ora il prossimo passo è restare protagonisti in campionato. L’emozione della Supercoppa l’ho vissuta dalla panchina, ma mi sono sentito comunque parte di un grande gruppo. Ho un paio di soprannomi: Felipao e la Pantera che è quello più diffuso”.
-
ACCADDE OGGI9 ore fa
ACCADDE OGGI, 15 novembre: tanti auguri al “mio amico” Conceiçao
-
CALCIOMERCATO LAZIO3 giorni fa
Calciomercato Lazio, resta viva la pista Folorunsho per gennaio
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
ACCADDE OGGI, 13 novembre: nasce Apuzzo, protagonista dello scudetto Primavera
-
ACCADDE OGGI22 ore fa
ACCADDE OGGI, 14 novembre: Zarate show all’Olimpico e Napoli steso