CALCIOMERCATO LAZIO
Calciomercato. Campedelli: “Castro? Non me lo ha chiesto nessuno”
CALCIOMERCATO LAZIO CASTRO CAMPEDELLI – Il presidente spiega anche i suoi rapporti con il presidente Lotito…
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CALCIOMERCATO LAZIO CASTRO CAMPEDELLI – Domani, all’Olimpico, andrà in scena Lazio-Chievo e, tra i protagonisti, occhi puntati su Castro. Il centrocampista gialloblù è stato accostato insistentemente alla squadra capitolina, secondo le ultime indiscrezioni Lotito avrebbe anche fatto un’offerta di 6,5 milioni. Oggi, ai microfoni di Radiosei, è intervenuto il presidente clivense, Luca Campedelli, per fare il punto della situazione circa il giocatore: “Sono tutti in vendita, la cosa importante è portare i soldi. Portare soldi, vedere cammello. Se ci sono offerte congrue è giusto dare al ragazzo la possibilità di andare via. Ufficialmente non me l’ha chiesto nessuno, poi non so se il mio direttore sportivo abbia avuto contatti. Lotito l’ho sentito in settimana per questione di biglietti per la partita. Quando mi chiede calciatori non so se lo faccia davvero o scherzando. Diciamo che sono più le volte in cui siamo stati noi a chiedere giocatori alla Lazio che viceversa. Lui è un po’ freddino su alcune questioni, ma lo ritengo tra i più bravi, lo stimo molto“. E sulla sfida di campionato tra le due squadre: “L’obiettivo per noi è sempre la salvezza, dobbiamo solo pensare a quello. Ogni domenica è una battaglia, se non arrivo a 40 sto male. La Lazio? Il primo e secondo posto sono già aggiudicati, il terzo sarà una battaglia tra Lazio, Inter, Napoli, coi partenopei leggermente avvantaggiati. Per fortuna Immobile è squalificato, potrebbe essere una fortuna per noi: io vado a guardare sempre infortunati, diffidati, sono tremendo, meglio non dire in radio certe cose (ride, ndr). Io per il Chievo non dormo la notte, è un giocattolo pericoloso, spesso le notti in bianco si sprecano. Domani non sarò in tribuna: sarò lì vicino alla panchina perché sono nervoso, non riesco più a stare seduto, sugli spalti mi sento ignorante, vorrei evitare di fare figuracce”.
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