Calori sullo Scudetto del 2000 della Lazio: “I laziali ancora oggi mi ringraziano”

CALORI INTERVISTA LAZIO- Andrea Calori, tra gli indimenticabili giocatori che ha permesso alla Lazio di sollevare lo Scudetto del 2000, ha rilasciato una lunga intervista all’Avvenire. Nelle sue parole il racconto dell’ultima giornata di campionato, quando il Perugia fermò i bianconeri sotto il diluvio, cedendo la vittoria ai biancocelesti.

Le parole di Calori nell’ intervista sullo Scudetto

“Non era mai successo di stare 1 ora a un quarto fermi in attesa di riprendere il gioco. Prima c’era il sole, poi dieci minuti di pioggia mai vista e quel campo considerato il migliore d’Italia per drenaggio si riempì come una vasca.” 

Calori su Perugia – Juventus

“Facemmo un tiro e mezzo, contro le 2030 conclusioni della Juventus, ma tanto bastò. Mazzantini parava tutto, loro sbagliarono l’impossibile e io resi possibile il sogno scudetto della Lazio. Ancora oggi i laziali mi ringraziano, un tifoso un giorno mi ha detto ‘Aho Calo’ a casa mia un piatto de pasta per te ce sarà sempre’. Ne hanno dette e scritte di tutti i colori. Collina era laziale? Lo ha confessato quando ormai era un ex arbitro, ma quel giorno tranne il diluvio non ci fu nulla di irregolare.”

Calori sulle sensazioni

“Io poi, sportivamente parlando ero anche un po’ dispiaciuto… Sono nato juventino e cresciuto con il mito di Gaetano Scirea, volevo diventare libero in campo e anche nella vita, e ho cercato in tutte le maniere di seguire il suo esempio di leader silenzioso che parlava con i gesti e non con le parole”.