Cambio al vertice: CANDREVA e RADU si caricano la LAZIO sulle spalle e la spingono verso l’Europa

LAZIONEWS.EU – La “cura REJA” sta sortendo i suoi effetti: la LAZIO è tornata a macinare gioco e risultati tanto da riuscire nell’impresa di riaprire i giochi per l’Europa. Un traguardo che fino che fino a qualche mese fa sembrava essere una vera chimera e che ora è talmente vicino che è quasi possibile udirne le note dell’inno. Sono solamente due punti che distanziano la LAZIO dal sesto posto occupato al momento da PARMA e HELLAS (le due rivelazioni di questo campionato); due punti come la media che sta tenendo la formazione capitolina da quando il tecnico friulano è tornato alla guida del timone. A legarli un lungo filo, quasi invisibile, che non si è mai interrotto: REJA e la squadra hanno ripreso proprio da dove avevano lasciato, quasi come se i 18 mesi di distanza non fossero mai esistiti. Un rapporto troppo saldo per essere reciso dalla sola lontananza. L’era PETKOVIC, caratterizzata dalla confusione tattica, è ormai un vago ricordo: con REJA alla guida la LAZIO è tornata ad essere una squadra arcigna, rognosa da affrontare che non disdegna le imprese in trasferta. Diciotto punti in nove partite, quattordici nelle prime sette gare del girone di ritorno: un andamento secondo solo alla “schiacciasassi JUVENTUS” (i bianconeri hanno totalizzato 17 punti, ndr) che certifica come le rinnovate speranze europee siano più che fondate.

UNA RISALITA NEL NOME DI CANDREVA E RADU – Se la vittoria sulla FIORENTINA porta il volto di Lorik CANA e del suo splendido gesto balistico, la prorompente risalita della LAZIO si identifica in due giocatori specifici: Antonio CANDREVA e Stefan RADU. A conti fatti sono loro i nuovi “senatori” biancocelesti. Dal ritorno di REJA si sono letteralmente caricati la squadra sulle spalle, andando a prendersi quel ruolo che qualche tempo fa era ricoperto dalla coppia HERNANES-KLOSE. Una carica che il duo germano-carioca ha detenuto sia col friulano che con PETKOVIC; poi, a fine gennaio, c’è stato il passaggio dello “scettro”. Il tedesco decide la gara con l’INTER, il brasiliano, come ultimo regalo d’addio, confeziona la vittoria sull’UDINESE; dopodiché è “CANDREVA e RADU show”: l’esterno romano diventa il perno della manovra offensiva e, da Udine a Verona, mette a segno tre gol consecutivi risultando decisivo ai fini del risultato almeno in due occasioni (contro JUVENTUS e CHIEVO, dove sblocca il risultato); il romeno è l’autentico ago della bilancia del ritrovato equilibrio difensivo e, in una giornata delicata come quella di due domeniche fa, stende il SASSUOLO con un gol e mezzo (l’altra metà va ascritta allo stesso CANDREVA che ha indotto CANNAVARO all’errore…). Polmoni e personalità: due lati della stessa medaglia sui quali REJA sta fondando la sua seconda era biancoceleste. Per arrivare in Europa la LAZIO si sta attaccando alla loro grinta.

Daniele Gargiulo

Lazio-Inter 0-1 (81′ Klose)

Bologna-Lazio 0-0

Udinese-Lazio 2-3 (8’rig.Di Natale, 17′ st rig.Candreva, 68′ st Badu, 85′ aut.Lazzari, 90′ Hernanes)

Lazio-Juventus 1-1 (27′ rig.Candreva, 60′ Llorente)

Chievo-Lazio 0-2 (6′ Candreva, 70′ Keita)

Lazio-Roma 0-0

Catania-Lazio 3-1 (1′ pt Izco, 47′ pt Mauri, 48′ st Spolli, 58′ Peruzzi)

Lazio-Sassuolo 3-2 (37′ pt Radu, 73′ Floccari, 74′ Klose, 79′ Floro Flores, 83′ Radu/aut.Cannavaro)

Fiorentina-Lazio 0-1 (5′ Cana)