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CANDREVA-KEITA: il presente e il futuro in grado di far dimenticare HERNANES
LAZIONEWS.EU – Con i loro colpi hanno steso il Chievo Verona e lanciato un messaggio a Reja: “A tappare la falla lasciata dall’addio del Profeta ci pensiamo noi”…
LAZIONEWS.EU – Il presente abbraccia il futuro: CANDREVA e KEITA si uniscono in un dolce unicum in grado di fare le fortune di REJA. Grazie agli acuti dei due, la LAZIO domenica ha avuto la meglio sul CHIEVO, regalando al tecnico friulano la sua seconda vittoria esterna consecutiva oltre che permettergli di mantenere l’imbattibilità in campionato. Dopo il tribolato addio di HERNANES nelle ultime ore di calciomercato, l’allenatore stava cercando un giocatore in grado di raccoglierne il testimone. Ma al Bentegodi ha ricevuto addirittura una duplice conferma: sia l’esterno romano che il baby spagnolo hanno risposto presente.
MAI COSI’ DECISIVO – Settimo gol in campionato (superato quindi il record personale della scorsa stagione, quando si era fermato a quota sei), terzo di fila e primato dei centrocampisti goleador, detenuto da NEDVED e HERNANES con 11 reti, nel mirino: Antonio CANDREVA si è ripreso la LAZIO, impugnandola come mai aveva fatto prima. E gran parte del merito va ascritto a REJA che prima lo ha pungolato, poi gli ha cucito addosso un nuovo ruolo che ne esalta appieno le qualità: nel 3-4-2-1 l’esterno romano ci sguazza come un pesce, ha la libertà di svariare sull’intero fronte offensivo senza sentirsi più “incatenato” sul solo binario di destra. Un “deragliamento” benefico sia per lui, che ha messo da parte quell’irritante egoismo messo in mostra sul finire del 2013, sia per la stessa LAZIO, che ha tamponato nel migliore dei modi l’emorragia causata dall’addio di HERNANES.
PROMESSA MANTENUTA – Se CANDREVA ha superato il suo record di marcature stagionali, buona parte del merito va alla dirompente discesa di KEITA: scorribanda sulla corsia mancina e cross in mezzo per il numero 87 lesto a fulminare PUGGIONI con un preciso sinistro. Lo stesso piede utilizzato dal baby talento spagnolo, con la complicità di CANINI, per chiudere il match dopo essere andato vicino all’eurogol di tacco. Terza perla nelle diciotto presenze collezionate fin qui: KEITA sta ripagando tutta la fiducia che la società aveva riposto in lui, dimostrando di avere delle qualità tecniche sopra la norma. Per lui il dato anagrafico è solamente un mero numero: nonostante la giovane età, il numero 14, che si ispira ad un mostro sacro come CRUIJFF, ha mostrato fin qui una maturità da veterano. Se continuerà su questa strada REJA può dormire sonni tranquilli: la LAZIO ha il futuro in casa.
Daniele Gargiulo
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