Candreva, l’Italia per ritrovare il ritmo: Pioli aspetta la sua arma segreta

Pubblicato il 9/10

NEWS DEL GIORNO – Ha recuperato dall’infortunio alla caviglia accusato alla vigilia della trasferta di Napoli di una ventina di giorni fa: Antonio Candreva non è ancora tornato a giocare con la casacca biancoceleste indosso, ma l’allenatore azzurro Conte ha voluto convocarlo per le amichevoli della nazionale italiana. L’Italia scenderà in campo proprio domani in Azerbaigian e l’esterno laziale è un serio candidato per una maglia da titolare, restando uno dei punti fermi della selezione del ct. L’inizio di stagione per il numero 87 non è stato tra i più semplici e Candreva si augura di tornare ad esultare al più presto con i tifosi biancocelesti.

ESTATE COMPLICATA – L’estate laziale è stata tra le più complicate degli ultimi tempi, il dato è ormai appurato. A farne le spese, oltre al gruppo intero uscito con le ossa rotte dalle sfide con Juventus e Bayer Leverkusen, sono stati anche i singoli interpreti. Candreva è rimasto invischiato nella querelle relativa alla fascia da capitano, finita poi al braccio dell’argentino Lucas Biglia. Il romano avrebbe volentieri caricato il peso dell’intera squadra sulle proprie spalle, senza paura e affascinato da una nuova sfida, come ammesso dall’agente del calciatore stesso: “Ci è rimasto male, in tre anni ha dato tanto“, il messaggio lanciato alla società. Negli ultimi giorni comunque le divergenze con Pioli sembrano essersi appianate del tutto, con un Candreva ora disposto a portare i gradi di vice-capitano. In questo inizio di stagione il rendimento dell’esterno non è ancora stato all’altezza delle prestazioni da urlo dello scorso anno, quando Antonio ha strappato applausi a scena aperta, con gol e assist di strepitosa fattura.

ANCORA A SECCO – Quest’anno Candreva è ancora a secco: 7 presenze e un assist, ma zero gol. I problemi fisici sembrano finalmente alle spalle: è pronto a riprendersi la Lazio, sfruttando il doppio impegno con gli azzurri come vero e proprio trampolino di (ri)lancio, per ritrovare quel pizzico di fiducia e brillantezza che è finora mancato. Lo scorso anno il digiuno più lungo durò oltre 4 mesi, da novembre a febbraio. Ora molto probabilmente Conte lo sfrutterà nel doppio impegno dell’Italia (domani contro l’Azerbaigian, il 13 all’Olimpico con la Norvegia), e l’occasione potrebbe essere quella giusta per tornare a mettere benzina nelle gambe e acquisire nuovamente il ritmo partita. Nel mirino c’è il Sassuolo, contro il quale l’esterno ha giocato 5 volte, siglando due gol e firmando due assist. 155 partite, 33 gol e 41 assist in biancoceleste: Pioli  e i laziali tutti si si augurano di ritrovare al più presto il proprio “turbo”, per poter innestare la quinta e tornare a sperare e credere in una nuova grande cavalcata, con la Champions League nel mirino.

Gian Marco Torre