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CANDREVA: “Una grande LAZIO mi darà il BRASILE”
CORRIERE DELLO SPORT (A.Polverosi). Il fantasista di Tor de’ Cenci spiega così il momento laziale: “Mancano concentrazione e continuità…”
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- E’ l’uomo di punta di questa Lazio, il massimo rappresentante biancoceleste nella nazionale di Prandelli. Antonio Candreva si racconta da Londra, dove domani affronterà la Nigeria di Onazi, in un’intervista riportata nell’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’.
Cosa vi ha detto Prandelli subito dopo la partita con la Germania?
«Ci ha fatto i complimenti».
Il pareggio ha ritemprato l’ambiente dopo le delusioni con Danimarca e Armenia.
«In effetti la partita di Milano può diventare il nostro trampolino di lancio, abbiamo incontrato una Nazionale forte, ci siamo rifatti con una prestazione positiva».
Ma la Germania è davvero superiore all’Italia?
«No. Anche noi siamo forti, ce la possiamo giocare con tutti, possiamo puntare alla finale del Mondiale».
Con due attaccanti di ruolo, sembra che ci sia una difficoltà a segnare.
«Abbiamo fatto anche partite belle con le due punte, ieri Osvaldo e Balotelli sono andati bene».
L’Italia ha tirato poco in porta, l’impressione è che la Germania sia avanti in questo momento.
«E’ una Nazionale forte, però noi abbiamo sofferto solo per i tiri dalla distanza. Eravamo partiti alla grande, con un buon impatto sulla partita, poi è arrivato quel gol su calcio piazzato e ci siamo abbassati. Certo, ci sono delle cose da migliorare».
Le piace giocare dietro a una punta?
«Sì. Lo abbiamo fatto anche contro la Spagna nella semifinale della Confederations e quella volta abbiamo giocato una grande partita».
Contro la Germania, cosa le ha chiesto Prandelli in particolare?
«Di non fare l’attaccante, ma di aiutare il centrocampo e dare profondità».
Qual è l’obiettivo dell’Italia?
«L’obbligo di vincere c’è proprio perché siamo l’Italia, un gruppo importante e pieno di campioni. Venerdì abbiamo sofferto tutti insieme contro una nazionale forte».
Prandelli ha fatto il suo nome come esempio da prendere per quei giocatori che hanno un rendimento nel club e un altro, più ridotto, in Nazionale. Lei non è fra questi…
«E’ un grande riconoscimento, mi hanno fatto piacere le sue parole, cercherò di non deluderlo. Io ho la voglia di migliorarmi sia nella Lazio che in Nazionale, anche se con la Lazio non è un buon momento».
Le parole del ct sembrano il biglietto per il Mondiale.
«Ma io non sono sicuro di partire per il Brasile, ci sono ancora 6 mesi di campionato e tante partite da giocare».
Quanto incidono le prestazioni di Pirlo nelle gare della Nazionale? Secondo lei, meriterebbe il Pallone d’Oro?
«Se lo merita: è l’unico centrocampista in Italia e nel mondo che ha avuto una continuità di rendimento e di vittorie. Nella Nazionale c’è solo da imparare da uno come lui»
Qual è la sua classifica del Pallone d’Oro?
«Ronaldo, Messi, Pirlo, Ribery».
Il suo compagno Onazi si è appena qualificato con la Nigeria per il Mondiale e domani lo incontra qui a Londra.
«Gli faccio i complimenti, se li merita».
Che giocatore è?
«E’ un giovane interessante, classe ‘92, al secondo anno nella Lazio, un club importante, e si sta ritagliando il suo spazio fra i titolari».
Qual è il problema della Lazio?
«Non ha la concentrazione giusta, nella continuità, facciamo risultati positivi e poi ricadiamo in prestazioni non positive».
Teme di perdere il treno mondiale per colpa della Lazio?
«Per colpa della Lazio no. Le prestazioni da qui alla fine devono essere positive e di alto livello».
Hernanes ha detto che state soffrendo la stagione della Roma.
«La Roma sta facendo un campionato importante, noi invece non siamo ancora sul nostro livello. Non è che subiamo tutto questo, ma in città si sente la pressione dei risultati».
Klose manca di più alla Lazio o alla Germania?
«La Germania davanti ha grandi giocatori, visto che ancora non sta bene per colpa della spalla mancherà più a noi che alla sua Nazionale».
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