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CANDREVA VS BIABIANY, sulle ali si vola
LAZIO-PARMA, IL FACCIA A FACCIA – I due esterni di attacco hanno caratteristiche simili: una corsa continua, ottime qualità palla al piede e quantità…
LAZIO-PARMA, IL FACCIA A FACCIA
La LAZIO perde contro il GENOA, il PARMA esce sconfitto, ma con gli applausi, dallo “Juventus Sadium” di Torino. Rimangono 5 i punti di distacco tra le due squadre, ma una partita in meno pesa sulle possibilità dei biancocelesti di continuare ad avere come obiettivo l’Europa League. Ora pare essere diventato più un sogno che un qualcosa di realmente raggiungibile. Intanto tra le due squadra si è inserita anche un’Atalanta che va di corsa… E domenica nello scontro diretto dell’Olimpico serve uno scatto per le due compagini, una accelerazione decisa da una parte o dall’altra per avvicinare l’obiettivo Europa per il Parma, il sogno Europa per la Lazio. Reja e Donadoni sanno a chi affidarsi: Candreva e Biabiany, loro possono essere i motori delle due squadra pronti a “sgommare” verso l’Europa.
SULLE ALI SI VOLA
I due esterni di attacco hanno caratteristiche simili: una corsa continua, ottime qualità palla al piede e tanta quantità. Il francese è un giocatore un po’ più tecnico, più abile nel dribbling e veloce soprattutto nel breve, il numero 87 biancoceleste invece è dotato di una accelerazione devastante e di un tiro dalla distanza potente e preciso. Ambedue duttili, Candreva si può muovere benissimo come trequartista centrale e Biabiany lavora spesso come seconda punta, domenica avranno anche il compito di non far sentire la mancanza di gicoatori come Amauri per il Parma e Biglia e Ledesma per la Lazio. Mercoledì sera, uno contro i primi in classifica l’altro contro il Genoa, erano i primi ad attaccare sugli esterni e dopo poco li ritrovavi a rincorrere il diretto avversario in fase difensiva. Hanno avuto la possibilità di diventare “grandi” in due big come la Juventus e l’Inter, ma hanno fallito: probabilmente perché era troppo presto per loro, non erano ancora pronti, ma le due società non hanno avuto la pazienza di aspettarli. Le motivazioni della loro “non esplosione” si legano indissolubilmente anche agli allenatori e al momento storico dei due team. In quel 2010 Candreva si ritrovò in una Juventus senza progettazione, in un anno fallimentare in cui si avvicendarono due allenatori: Ferrara e Zaccheroni e la “vecchia signora” rimase fuori dall’Europa. Insomma la tipica annata in cui tutto va storto. Situazione non dissimile per il francese: è l’anno successivo al triplette della super Inter di Mourinho, Benitez e poi Leonardo si succedono sulla panchina puntando sui giocatori che hanno fatto la storia la passata stagione con Mourinho e per lui non c’è spazio. In questi ultimi due anni sono finalmente esplosi e domenica saranno loro le scintille che accenderanno la miccia dei due attacchi.
ANTONIO CANDREVA
Nato a Roma il 28 febbraio del 1987, Candreva inizia la sua carriere nelle giovanili della Lodigiani, squadra con la quale fa il suo esordio nel calcio professionistico nel 2004. A 20 anni arriva all’Udinese che non crede in lui e inizia il suo girovagare in prestito: Livorno, Juventus, Parma e Cesena. Buone sono le sue stagioni in terra emiliana ma il presidente friulano Pozzo continua a non credere in lui: nel gennaio 2012 lo cede in prestito con diritto di riscatto alla Lazio. Da lì ecco iniziare la sua nuova carriera: le prime partite difficili a causa di una presunta fede giallorossa, con i fischi che si trasformano in applausi e il traguardo delle 100 presenze con la maglia biancoceleste raggiunto nel match contro l’Atalanta. Con la Lazio per lui un totale di 102 presenze, 17 gol e 24 assist.
JONATHAN BIABIANY
Nato a Parigi il 28 aprile 1988, Babiany inizia la sua carriera nelle giovanili del Le Blanc-Mesnil, ma arriva alla Primavera dell’Inter nel 2004. Ne 2007 anche per lui inizia la “fase prestiti”. Un anno a Chievo in cui praticamente non gioca mai, poi un anno e mezzo a Modena dove riesce a mettersi in mostra disputando 18 mesi di altissimo livello. Nel 2009-10 vive la sua prima annata al Parma, sempre in prestito: dopo 12 mesi decisamente positivi il presidente dell’Inter Moratti gli dà fiducia e lo arruola in prima squadra. Chiuso da quegli 11 protagonisti che avevano vinto il triplete , non riesce a mettersi in mostra e nel gennaio 2011 passa a titolo definitivo alla Sampdoria. Nel mercato estivo, però, torna a Parma, squadra nella quale sembra trovarsi a casa. Nei suo anni con la maglia gialloblù mette assieme un totale di 132 presenze, 18 gol e 24 assist.
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
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