CANIGIANI: “Una festa? Adesso non è realizzabile visti gli impegni nazionali ma più avanti qualcosa si farà”

NOTIZIE SS LAZIO – Intervenuto sulle frequenze di Radio Sei, il Responsabile Marketing biancoceleste Marco Canigiani è tornato sulla vittoria di domenica e ha svelato che cosa ha in serbo la società biancoceleste nei prossimi giorni. Ecco le sue parole:

Sulla finale-derby
“È stato un giorno fantastico. L’ organizzazione è stata di una complessità unica, più di Lazio-Real Madrid, più della finale di Coppa Italia con la Sampdoria. La gestione del dopo gara è stato verificata ogni giorno. C’era il timore che accadessero fatti incresciosi, ma i tifosi hanno avuto grande rispetto per la città. Il muro biancoceleste si è fatto sentire”.

Sui festeggiamenti post-gara
“Tempo fa la questura aveva chiesto ad entrambe le squadre di programmare delle attività alla fine della partita, per creare due flussi separati, vinti e vincitori. Noi ci siamo legati al tema della scenografia della Nord. È stato preparato tutto in gran segreto. Per fortuna è rimasto tutto nelle segrete stanze. Non so la Roma cosa stesse preparando. Il pullman c’era già ma nascosto, tutto era già preparato. Il ristorante dopo è stato organizzato dalla squadra, bisognava mettere in sicurezza tutto. Dopo la partita tutti volevano la maglietta celebrativa. Tra giovedì e venerdì le maglie celebrative saranno di nuove disponibili. Le maglie gara della finale invece sono esaurite. Sabato esce il primo dei due dvd sulla stagione della Lazio”.

Su una possibile festa della Lazio
“Io avevo un’ idea ma non è realizzabile senza la squadra. Purtroppo molti componenti della squadra sono partiti. A Roma sono rimasti solo 3 o 4 giocatori, quindi improvvisare non è semplice. Alcune cose sono già studiate, vediamo se riusciamo a fare qualcosa anche adesso. Idee ce ne sono tante ma si scontrano con problematiche organizzative, tempistica. Il problema è la gestioni di luoghi particolari, in certe aree è un problema anche mettere un impianto audio, per divieto. Stiamo lavorando”.

Su alcuni retroscena prima del fischio finale
“Quando mancavano tre minuti qualcuno mi ha detto avviciniamoci al campo, non mi volevo alzare temendo che mentre scendevamo succedesse qualcosa. Ad un minuto quando c’è stato il fallo per noi siamo entrati in campo. Prima della partita un mio amico mi ha dato un sacchetto con dentro il nuovo logo della Roma, io me lo sono tenuto in tasca per tutta la partita. In quel momento ci ho pensato, è stato un segnale. Il gol di Lulic? Non me ne sono nemmeno accorto. In tribuna Monte Mario erano tutti romanisti, urlavamo solo noi e il boato della Nord è arrivato una frazioni di secondo dopo.”.