CASTAGNER: “UNA LAZIO A DUE FACCE. NEL DERBY CONTANO SIA TESTA CHE GAMBE”

Ilario Castagner, ex-allenatore dei biancocelesti 1980-82 ora commentatore tv, è intervenuto a Lazio Style Radio sulla stagione dei biancocelesti e non solo:

“Io ero a Pescara, ma secondo me la squadra è entrata in campo a Trieste convinta che l’Udinese avrebbe vinto. In ogni caso una vittoria avrebbe tenuto alto il morale. Quello che mi ha colpito della Lazio è la differenza tra casa e trasferta: pimpante in casa, in forte difficoltà in trasferta. Per far si che una squadra raggiunga grandi traguardi casa e trasferta non devono essere differenti”

Sul calcio italiano in europa: la credibilità delle italiane è in discesa?

“Siamo lontani dagli anni 90, quando noi eravamo il top e vincevamo entrambe le coppe. ora facciamo fatica, ora, sinceramente, credo dipenda dagli uomini che formano le squadre: i giocatori possiamo costruirceli in casa, vedi il Barcellona”

Cos’è cambiato negli ultimi anni?

“Sono cresciuti molto gli altri: prima gli inglesi, poi gli spagnoli, che sono padroni ad ogni livello, tranne una leggera flessione quest’anno”

Sulla stagione biancoceleste

“La Lazio ha fatto un girone d’andata fantastico, da 9 in pagella. Il ritorno invece è stato da 3. Cosa cambierei? Non mi è piaciuto Cana centrale di difesa, ci mette impegno ma concede troppo. Ha regalato troppi rigori”

Sul derby, conta più la testa o la gamba?

“La testa è sempre determinante, ma entrambe sono collegate. Se si è in forma, si recupera più velocemente anche di testa e si è più lucidi. Le cose vanno a braccetto”

Un giudizio sul campionato

“La Juve ha meritato, dimostrando di far bene anche in Europa”