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Cataldi: “Inzaghi mi vede solo come regista, ma c’è Biglia. Sabatini si sbaglia”
NOTIZIE LAZIO – Il centrocampista rivela tutta la sua soddisfazione di essere in Nazionale…
NOTIZIE LAZIO – Il giovane Cataldi è diventato grande. Il centrocampista biancoceleste sta vivendo il sogno di tutti i calciatori, ovvero quello di poter indossare la maglia azzurra. Il classe ’94, infatti, è stato inserito da Conte nell’elenco dei 29 preconvocati per l’imminente Europeo in Francia. Questa settimana si è allenato a Coverciano, dove oggi è intervenuto in conferenza stampa: “E’ difficile, i ritmi e l’intensità sono molto alti. Io, come tutti, sto facendo il massimo per poter essere riconfermato anche per il prossimo stage”.
Un commento su Inzaghi?
“Non sono soddisfatto della mia stagione. Però sono in Nazionale e per questo sono contento. Con Inzaghi non mi son trovato male anche se ho giocato poco. Lui mi vede come regista davanti la difesa ed è difficile rubare il posto a Biglia. Ho cercato di lavorare al massimo e di farmi trovare pronto”.
Sabatini (ds Roma) non ha parlato bene dei giovani italiani. Come replichi?
“Non sono d’accordo con lui, sono i fatti che parlano. Qui ci sono tanti ragazzi che hanno talento. Purtroppo può capitare di fare bene o male durante una stagione, questo non capita solo a noi giovani. Noi italiani non siamo molto aiutati da questo sistema, si ricerca molto all’estero, alle seconde squadre. Il campionato Primavera è decimato, non è molto attendibile come risposta sul campo. Però credo che i giovani ci siano e abbiano tanta voglia di fare. Se si prendessero meno giocatori dall’estero sarebbe meglio”.
Ci pensi alla convocazione in Francia?
“Già essere qui e allenarsi con i grandi campioni è una cosa fantastica, sto cercando di imparare. Riserva? E’ già bello essere qui, ma se ce ne fosse bisogno andrei senza dubbio. Credo che tutti sfrutteremo ogni occasione buona per far vedere quanto valiamo. Personalmente ho poche possibilità ma quelle poche me le gioco”.
Quanto è importante la chiamata di Conte per il tuo futuro?
“Per me è importantissima, anche non volendo ti dà un qualcosa in più, come il pensiero di essere tra i 30 migliori italiani ed è molto bello. Il prossimo step? Spero il prossimo anno di giocare più possibile. Devo fare più gol ed assist, solo così riuscirò a fare il salto di qualità”.
Quanto pesa la maglia dell’Italia?
“Questa casacca pesa tanto, è ricca di storia. E’, però, il sogno di ogni bambino e sono contento di indossarla”.
R.C
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