MOVIOLA
CATANIA-LAZIO. LA MOVIOLA. Bene MAZZOLENI e i suoi assistenti, sempre concentrati, con un’unica pecca
Nettissimo il fuorigioco di Keko sul gol annullato nel primo tempo; nel secondo tempo rischia molto un nervoso Konko…
La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu- Allo stadio ‘Massimino’ di Catania va in scena il ‘lunch match’ della 24a giornata di serie A. La Lazio per sfatare ancora il tabù legato ai rossoblu, dopo il 4-0 subito lo scorso anno, e per continuare la corsa verso il piazzamento europeo sempre più concreto; i siciliani per tirarsi fuori dalle sabbie mobili dell’ultimo posto in graduatoria e della zona retrocessione, con una classifica abbastanza corta. Gli uomini di Reja sono reduci dal pareggio nel derby con la Roma, il Catania da quello in terra parmense. Arbitro del match è Mazzoleni di Bergamo; Assistenti De Luca e Petrella; IV Uomo Di Liberatore; gli Assistenti addizionali sono Russo e Pinzani. Pronti, via e vantaggio Catania. Dopo 41 secondi azione in velocità dei rossoblu conclusa da un gran tiro di controbalzo e di esterno da parte di Izco e 1-0. Bravo e fortunato l’argentino. Prova la reazione immediata la Lazio, ma la punizione di Mauri non punge. Rischiano incredibilmente i biancocelesti al 7′ con il contropiede catanese che porta al tiro a giro Barrientos, ma Berisha risponde presente. Ribatte colpo su colpo la squadra di Reja con il bel tiro rasoterra di Biglia che finisce a lato non di molto. Tante occasioni importanti da una parte e dall’altra. Prima la punizione di Lodi dove Berisha compie un vero e proprio miracolo, poi quella di Candreva, che sfiora il palo , con la deviazione di Andujar (28′). Nel mezzo il gol annullato giustamente a Keko. Primo tempo che si avvia a terminare sull’1-0, ma al 46′ Stefano Mauri torna al gol dopo un anno e porta la Lazio al pareggio con un bel colpo di testa su cross di Konko, sul quale Andujar non è impeccabile. Il primo tempo termina sul risultato di 1-1. Anche nel secondo tempo la Lazio sbaglia completamente l’approccio alla partita e subisce il gol del Catania al 3′. Lodi batte la punizione da posizione defilata e Spolli svetta su Dias mettendo in gol. Berisha incolpevole. Al 13′ tris del Catania: break di Peruzzi che recupera palla e si invola verso la porta, penetra senza ostacoli, serve esternamente Keko che gli restituisce il pallone al centro e l’argentino che non può sbagliare a porta vuota. Reja alla disperata ricorre al doppio cambio: dentro Perea e Keita, fuori Biava e Mauri. Al 33‘ la Lazio sfiora il secondo gol con il bel colpo di testa da parte di Miro Klose che finisce di un soffio a lato. Non succede quasi niente fino alla fine del match, ad eccezione di un lampo di Perea negli ultimissimi minuti, ma il risultato non cambia più: Catania batte Lazio 3-1 e prima sconfitta in campionato nel Rejabis.
IL MATCH- Dopo poco più di 40 secondi il Catania va in vantaggio grazie a un bel gol di esterno di Izco. E’ un batti e ribatti nei primi 10 minuti e il match è molto godibile. Al 22‘ un episodio molto frequente nei campi italiani e non solo: Lulic perde palla da Keko, ma poi la rinconquista con un intervento in scivolata sul pallone, ma l’argentino rimane a terra. I giocatori catanesi chiedono a gran voce che la Lazio fermi il gioco, ma Mazzoleni non si fa intimidire: il regolamento dice chiaramente che solo l’arbitro può fermare il gioco e Keko non aveva neanche subito fallo. Pochi minuti dopo gol annullato ai siciliani: Bergessio scarica un gran tiro, Berisha respinge e Keko mette dentro, ma il neoentrato (al posto di Barrientos infortunato) era in posizione nettissima di fuorigioco. Prima ammonizione del match che arriva al 27‘ ed è per Lulic, che si vede sventolare il cartellino giallo da Mazzoleni per simulazione. Provvedimento giustissimo. Al 42‘ ammonito Lucas Biglia per un intervento in scivolata molto duro su Castro: giallo che c’è tutto. Al 43‘ contropiede di Candreva, fermato però da Spolli senza fallo, perchè il centrocampista romano si lascia forse un p0′ cadere. Al 46‘, nel primo dei due minuti di recupero, la Lazio agguanta il pareggio con il suo capitano, Stefano Mauri, che devia in rete con un gran colpo di testa un cross di Konko. Si va al riposo sull’1-1. Lazio di nuovo colpita a freddo nei primissimi minuti di gara sulla punizione di Ciccio Lodi che Spolli trasforma in gol con un grande stacco. Al 10‘ primo giallo tra le fila del Catania, con Keko che trattiene platealmente Radu che gli era andato via. Cartellino ineccepibile. Al 13‘ il Catania trova il terzo gol grazie a un contropiede iniziato e concluso da Peruzzi con l’assist di Keko. Ci poteva stare tranquillamente il giallo per Castro, che da dietro interviene in maniera dura su Biava, ma Mazzoleni lo grazia. Ammonito anche Konko al 21‘ per proteste. Il francese non aveva digerito il mancato fischio dell’arbitro nel contrasto con Alvarez di qualche secondo prima. Rischia subito il doppio giallo Konko che, innervosito, spinge Spolli disinteressandosi del tutto del pallone. Al 30‘ la Lazio invoca un cartellino all’indirizzo di Rinaudo che aveva nettamente simulato in area: come nel primo tempo su Lulic ci stava assolutamente il giallo, ma Mazzoleni non prende provvedimenti. Giallo anche per Radu al 37′ che atterra Bergessio con una trattenuta continuata. Un minuto dopo l’attaccante argentino del Catania viene ammonito per un intervento killer su Berisha in uscita. Il numero 9 rossoblu non toglie la gamba e colpisce molto duramente il portiere laziale. Il match si trascina fino al triplice fischio del direttore di gara e il Catania può così festeggiare la vittoria ritrovata dopo un quaranta giorni.
IL VOTO- Una gara in realtà non particolarmente impegnativa per Mazzoleni, che però si è mostrato sempre concentrato e in grado di prendere la decisione corretta. Il fischietto bergamasco non si fa condizionare dal clima caldo del ‘Massimino’ e dai suoi tifosi, non sbaglia quasi niente, così come i suoi assistenti di linea, bravi nelle segnalazioni di offside come sul gol annullato a Keko nel primo tempo. In quel caso era quasi impossibile da non notare il fuorigioco. Unica pecca forse, otre a un paio di ammonizioni, la mancata ammonizione a Rinaudo per simulazione: il cartellino ci stava tutto, dal momento che Lulic il giallo lo aveva ricevuto nel primo tempo per lo stesso motivo. In ogni caso la valutazione è positiva, ma il match non troppo complicato non può far lievitare il voto oltre il 6,5 finale.
Francesco Iucca
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