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Cauzione “sparita”: Riccardo paga due volte
IL TEMPO (M. Vitelli) – Si decide delle sorti degli ultimi tre tifosi laziali ancora incarcerati a Varsavia, ma l’avventura di Messa sembra non avere fine…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Oggi, a poche ore dalla chiusura dei tribunali polacchi in occasione delle festività natalizie, dovrebbero arrivare le sentenze del Tribunale Inferiore di Varsavia in merito alle posizioni di Matteo Buttinelli, Alberto Corsino e Daniele De Paolis, gli ultimi tre giovani italiani ancora in attesa di conoscere le loro sorti con la giustizia polacca. Ma dietro le sbarre c’è ancora Riccardo Messa, operatore de Le Iene condannato a sei mesi di reclusione. Questo, nonostante l’accettazione da parte del Tribunale della scarcerazione dietro il pagamento di una cauzione di circa 7.200 euro, non è stato ancora rilasciato. “Non appena ricevuta la notizia della possibilità di tirare fuori Riccardo dalla galera, non ci abbiamo pensato un attimo e, utilizzando un fondo costituito da tutti noi de “Le Iene”, abbiamo dato mandato alla banca di effettuare un bonifico alla cancelleria del tribunale polacco – le dichiarazioni di Parenti, l’ideatore della fortunata trasmissione televisiva di Italia Uno, in esclusiva a Il Tempo – ma venerdì ci è stato comunicato che i soldi non erano ancora arrivati e che, quindi, Riccardo veniva trattenuto in cella come “garanzia”. A quel punto ci siamo subito attivati contattando l’agenzia dell’Istituto di Credito al quale ci eravamo rivolti che, dopo una serie di verifiche, ci ha assicurato invece che il bonifico era giunto a destinazione”.
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