CAVANDA prima l’esclusione poi il ritardo all’allenamento: si riapre una vecchia ferita. Incerto anche il futuro di MARCHETTI e BIAVA

QUI FORMELLO – Prosegue la marcia di avvicinamento della Lazio alla sfida di sabato sera con l’Inter: la seduta odierna di allenamento è iniziata con un discorso motivazionale di Reja alla squadra. Unico escluso Luis Pedro Cavanda, colpevole di ritardo e allontanato dal campo con l’agente che nel pomeriggio ha spiegato: “Si è trattato di un semplice equivoco, ma il suo campionato credo sia finito qui. Futuro? Non lo vedo roseo“. I biancocelesti si preparano per lo scontro del Meazza che sarà la loro ultima spiaggia per un posto in Europa, ma dovranno fare a meno di Senad Lulic, squalificato, Marchetti e Postiga infortunati, mentre potranno contare sui definitivi rientri di Dias e Klose. Per il posto lasciato libero dal bosniaco c’è un ballottaggio tra Gonzalez e Mauri.

IL MERCATO BIANCOCELESTE – Il punto sul mercato della Lazio è sempre lo stesso: rinforzare la difesa. Sarà confermato il solo Radu, mentre la lista dei desideri conta Ogbonna, Astori, Mustafi e Hinteregger per il centro, Maggio per la fascia destra. Intanto l’Atalanta fissa il prezzo di Jack Bonaventura a dieci milioni di euro, tre in più di quelli offerti da Lotito a Gennaio. In bilico il futuro di Biava e Lulic, con il primo che ha visto slittare l’appuntamento per il rinnovo. La conferma arriva direttamente dal suo agente in esclusiva a Lazionews.eu: “Ci incontreremo tra dieci giorni”. Anche la posizione di Marchetti è traballante: nella giornata odierna si è parlato di un presunto accordo col Milan, prontamente smentito dal suo agente. Oltre al mercato in entrata bisogna dare un’occhiata alle potenziali offerte che potrebbero arrivare per i talenti laziali, su tutte i diversi interessamenti verso Eddy Onazi da parte di club di prima fascia in Premier League e Bundesliga: la prossima settimana l’agente del nigeriano verrà a Roma per incontrare la dirigenza biancoceleste.

QUI INTER – La lotta al sesto posto ormai è arrivata all’epilogo. Dopo il rocambolesco pareggio casalingo contro il Verona la Lazio si butta a capofitto nella corsa all’Europa affrontando l’Inter al Meazza. Sarà la gara permetterà ai biancocelesti di credere ancora nelle speranze di Europa League. Intanto capitan Zanetti, dopo aver annunciato l’addio al calcio giocato a fine stagione, avvisa la Lazio: “La cosa più importante è vincere la partita e poter raggiungere l’obiettivo che è l’Europa League”. Il numero 4 nerazzurri non è stato l’unico a parlare oggi del match, anche l’ex portiere biancoceleste Carrizo: “Ogni partita come fosse una finale. Sabato sera sarà una partita importante per noi, perchè se riusciamo a vincere la  Lazio resterà un po’ indietro per la qualificazione in Europa e noi ci avviciniamo…”. Sulla stessa scia d’onda anche il connazionale Palacio: “Vogliamo vincere per riscattare il derby”. Oltre a vincere per cercare di agguantare il sesto posto la Lazio ci proverà per un motivo puramente statistico, mettere a segno la quinta vittoria consecutiva sull’Inter.

IL RESTO DELLE NEWS – Il ct Joachim Loew si dice preoccupato per le condizioni di Klose e di altri componenti della nazionale tedesca. Intanto continuano le indagini sugli scontri della finale di Coppa Italia con il Gip che convalida l’arresto a Ciro Esposito e dispone il carcere per Daniele De Santis. Il presidente Lotito ha espresso la sua a riguardo: “Il Daspo non basta. Quel che serve è la tolleranza zero“, mentre la Lega ha fatto sapere che Lazio-Bologna si giocherà alle 20.45 del prossimo 18 maggio. Era quasi certa la convocazione di Lucas Biglia ai prossimi Mondiali, oggi si può definire praticamente certa: il centrocampista argentino farà parte della rosa in partenza per il Brasile. L’ex presidente Cragnotti svela: “In passato ho cercato di acquistare l’Olimpico con Sensi, ma ce lo hanno impedito”. Infine, oggi si è stato presentato il programma per la giornata celebrativa del quarantesimo anniversario del primo scudetto nella serata che è stata intitolata ‘DI PADRE IN FIGLIO’.

Simone Crecco