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CESAR: “La LAZIO deve ambire alla CHAMPIONS. ANDERSON? Ha grandissimo potenziale”
L’ex biancoceleste aggiunge: «Se continua così, con la tecnica che ha, alzerebbe il livello tecnico della squadra. Biancocelesti Crisi? E’ un momento complicato, sono un po’ appagati dalla vittoria della Coppa Italia”…
NOTIZIE SS LAZIO – «Anderson ha un potenziale enorme. Se continua così, con la tecnica che ha, può fare molto bene e alzerebbe il livello tecnico della squadra. Ma quello di quest’anno è un campionato difficile, la Lazio se cambia atteggiamento può fare molto bene. Speriamo possa arrivare in Champions, una società del genere non può ambire a un piazzamento in Europa League». L’ex giocatore della LAZIO CESAR, intervistato ai microfoni di RadioSei, stravede per il giovane talento brasiliano e per i giovani: «Sono forti e la concorrenza è fondamentale per alzare il livello della squadra. Serve da stimolo per i giocatori affinché non abbassino la guardia e non si sentano titolari inamovibili. Rinforzare la squadra e aumentare la competizione all’interno del gruppo è stato importante. Vinicius? E‘ giovane e innamorato del pallone, una cosa positiva ma che in Italia non basta, anzi. Per sfondare bisogna avere pazienza, impegnarsi quotidianamente ed è fondamentale non mollare mai. Non si deve abbattere ma calarsi al meglio nella nuova realtà, abituandosi a difendere e a convivere con il tatticismo tipico del campionato italiano». Poi analizza l’inizio della stagione LAZIO: «E’ un momento complicato, la verità è che la Lazio non sta rendendo come potrebbe, qualunque sia la causa. Credo ci possa essere un po’ di appagamento dopo la vittoria della Coppa Italia, spero si tratti solo di questo. I giocatori devono cambiare atteggiamento e reagire, ci vuole un cambio di marcia per risollevare le sorti di questa stagione iniziata non benissimo». Infine racconta la sua esperienza da allenatore degli Allievi nazionali del Frosinone: «La mia nuova esperienza è iniziata con il piede giusto, mi sto trovando molto bene. Sto imparando tanto, cerco di insegnare calcio ma con i ragazzi più giovani devi necessariamente fare anche da educatore. Non pensavo di iniziare questa nuova carriera da allenatore, la cosa che mi ha sorpreso è scoprire il mestiere, aiutare i ragazzi a crescere è molto importante. Punto molto sul lavoro, sull’educazione. Non mi definirei un sergente di ferro, lo devi saper essere al momento giusto. Dico ai miei ragazzi che non devono giocare per me, lo devono fare per loro stessi, capire se ne hanno la voglia, gli stimoli».
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