INTERVISTE
Cesar: “Lazio sfavorita? Scegliere Tudor mi ha sorpreso”
CESAR TUDOR ROMA LAZIO INTERVISTA – A poche ore dal calcio d’inizio della sfida tra Roma e Lazio nel derby della Capitale, l’ex centrocampista biancoceleste Cesar ha parlato ai microfoni di tag24.it e Il Tempo. Di seguito le sue parole.
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Le parole di Cesar a Il Tempo
“Tudor sa cosa significa questa sfida. Ha vissuto il clima dell’Olimpico da calciatore, anche se avversario. Grazie alla sua mentalità da professionista si sarà subito calato nella parte, sta conoscendo al meglio la piazza e da quando è arrivato ha compreso il valore di questo incontro”.
La mentalità giusta nel Derby della Capitale
“Chiunque giocherà metterà la giusta mentalità e vorrà fare bene“.
Su Immobile, Felipe Anderson e Luis Alberto
“Si è sempre dato molto da fare. Sta vivendo un momento complicato, ma non è l’unico che la Lazio deve recuperare. Ci sono anche Felipe Anderson e Luis Alberto che dovrebbero avere maggiore continuità. Conoscono il significato di questa partita, mi auguro possano essere decisivi. Serve dare il massimo, con il derby non si scherza”.
Roma – Lazio, le parole di Cesar a tag24.it
“La Lazio arriva con un cambio in panchina. Mossa giusta, serviva uno stimolo per cambiare direzione. Purtroppo abbiamo visto quello che è successo: la squadra non girava, non rispondeva più a mister Sarri, prestazioni altalenanti. Quando succede questo diventa necessario cambiare. La scelta mi ha comunque sorpreso, perché Tudor ha una filosofia di gioco diversa; io non la conosco, ma ha responsabilizzato la squadra, mi è piaciuto. Poi è difficile poter entrare così all’improvviso e fare subito bene dopo un lavoro di tanti anni, vanno dati gli stimoli giusti, tutti allo stesso livello. Poi bisognerà dare seguito dal punto di vista della metodologia, apprendere il più velocemente possibile visto il poco tempo a disposizione. Un pò come è successo alla Roma con De Rossi, che ha cambiato volto alla squadra.”
Sul suo passato in biancoceleste
“Il dinamismo è sicuramente un’arma, ma non può bastare. Lo dimostra la partita persa sempre contro la Juventus in Coppa Italia, dove la squadra non ha dimostrato continuità, non facendo chissà che cosa. Servono i giusti concetti per poter offrire prestazioni complete. Lazio sfavorita? E’ soggettivo. Dico una cosa: 6 gennaio 2005, in panchina Papadopulos che arriva a Natale, e dopo due settimane c’è il derby. Per questo dico che è una cosa soggettiva, specie se si parla di cambio di allenatore. Basta fare un paragone anche con le rose: questa di adesso è molto più forte di quella di allora, nel 2005 era limitata. Ma io sono fiero, perché nonostante i grossi limiti si è vinto, ed è questo il punto: si deve mettere il cuore.”
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