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Classe e forza, è SUPERLAZIO

IL CORRIERE DELLO SPORT – Gestione perfetta tra i lampi di Hernanes e Klose. E l’idea di un potenziale ancora tutto da esplorare…

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IL CORRIERE DELLO SPORT – Gestione perfetta tra i lampi di Hernanes e Klose. E l’idea di un potenziale ancora tutto da esplorare…

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RASSEGNA STAMPA – (F. Patania) – La sinfonia di Hernanes al Bentegodi. Un altro show da applausi. La fantasia al potere, c’è anche la classe brasiliana della Lazio tra le grandissime del campionato, mai come quest’anno disposto a modificare le gerarchie tradizionali. Doppietta stellare del Profeta e il gol del solito Klose per confezionare la terza vittoria consecutiva. La Lazio di Petkovic, che dopo 38 anni ha già eguagliato uno dei primati di Maestrelli, vola. E’ in vetta alla classifica a punteggio pieno, si diverte e soprattutto domina le partite con semplicità, cinismo e forza sorprendenti, facendo intuire di avere ancora margini di miglioramento. Basti pensare alle risorse di una panchina ricchissima in attesa: Ederson, sganciato negli ultimi minuti. Il nuovo acquisto Ciani aspetta il debutto, Radu e Brocchi sono sulla via del recupero, fuori ci sono attaccanti del calibro di Zarate, Floccari, Kozak e Rocchi. E ieri mancava Lulic, risparmiato per una leggera distorsione alla caviglia. Un potenziale offensivo enorme, che Petkovic sfrutterà un po’ alla volta. Cinque partite e altrettante vittorie, un filotto esaltante per i tifosi della Lazio, che giovedì si presenteranno in duemila a Londra per l’esordio in Europa League con il TottenhamPetkovic voleva strangolare il Chievo nel primo tempo e la strategia studiata nei giorni scorsi si è tradotta sul campo con una partenza fulminante: Hernanes, entrato in possesso del pallone, ha colto l’attimo, scartando Hetemaj con una piroetta e cercando lo spazio giusto per tirare. Luciano non è riuscito a prenderlo, Dainelli è uscito in ritardo e il Profeta ha beffato Sorrentino con un sinistro a giro, che ha sbattuto sul palo prima di infilarsi in rete. Il Chievo ha provato a rispondere alla Lazio, ma tutte le volte è andato a sbattere sul muro alzato da Petkovic, abile a mixare le nuove idee con le vecchie certezze e la solidità difensiva di Reja. Al 38’, spietata come possono essere solo le grandi squadre, la Lazio ha raddoppiato: altro raid di Hernanes, tiro respinto da Sorrentino, tap-in di Klose, al terzo gol in tre giornate. Due gol di vantaggio all’intervallo, Konko sostituito per un lieve affaticamento muscolare. Proprio come voleva Petkovic, nella ripresa la Lazio ha cominciato a gestire la partita e quasi alla mezz’ora l’ha messa in ghiaccio con un’azione pazzesca di Hernanes, sempre più decisivo, sempre più calato nella parte di playmaker e goleador a tutto campo. Il Profeta ha preso palla poco oltre il cerchio di centrocampo, ne ha saltati un paio in dribbling, è andato a cercare spazio sulla fascia sinistra e poi ha sorpreso tutta la difesa del Chievo puntando la porta. Con una forza e una resistenza che nei suoi primi due anni in Italia non aveva mai fatto vedere, è entrato in area di rigore, ha difeso il pallone con i denti fino quasi alla linea di fondo e poi lo ha messo in rete con un tiro a giro sul palo più lontano. Tutto il Bentegodi e persino i tifosi del Chievo si sono alzati in piedi ad applaudirlo.

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