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CONFERENZA, Allegri: “Caceres non è un ripiego. Contro la Lazio tornerà a disposizione Cancelo”
CONFERENZA STAMPA ALLEGRI – Massimiliano Allegri è intervenuto alle ore 12:00 in conferenza stampa. L’allenatore bianconero ha parlato della gara contro la Lazio dalla sala stampa dell’Allianz Stadium, per poi partire alla volta di Roma.
CACERES: “Non è una soluzione di ripiego. E’ un giocatore fortemente voluto. Benatia ha chiesto di andare via e la società lo ha accontentato. Abbiamo avuto la fortuna che Caceres abbia accettato: è un giocatore affidabile, che conosce l’ambiente. Tra tre o quattro settimane tornerà anche Barzagli. Ha inciso il fatto che è un giocatore che conosco, che può dare molto alla Juve. Portare altri profili avrebbero dovuto ambientarsi, Martin è un giocatore già pronto”.
VERSO LA LAZIO – “Proveranno a battere una grande. Rientrerà Cancelo a disposizione. Mandzukic e Khedira torneranno col Parma. La Lazio è una squadra fisica e tecnica, che in casa fa prestazioni importanti. Vorranno riscattare la sconfitta di Napoli. Noi dobbiamo dare continuità, manca ancora molto alla vittoria dello scudetto. Centrocampo? O giochiamo a due o a tre, è l’unico dubbio che ho”.
CACERES E BENATIA – “Può giocare tranquillamente a due, nei due centrali. Vale i Barzagli, Chiellini, Bonucci. E’ un positivo, avere un ragazzo così all’interno della squadra è importante, e mi rende felice. Benatia? Fino ai primi di dicembre ha giocato sei partite. Poi ha fatto una scelta, va in Qatar. La società ha valutato e accettato la sua richiesta, non ha senso tenere un giocatore controvoglia. Sono dispiaciuto, ma ha deciso e ne prendiamo atto”.
EMRE CAN – “Può giocare davanti alla difesa, gioca più lentamente rispetto a Pjanic ma garantisce più copertura”.
RITORNO DEGLI EX – “Caceres come Matri e Bonucci? Credo che Pogba sia molto difficile che torni alla Juventus. Mi aspetto una conferma della crescita di Rugani, ora ha la possibilità di giocare molte partite.
KEAN – I giocatori giovani come Kean devono rimanere alla Juventus. Andando via rischia di giocare di più ma anche di perdere il suo percorso di crescita. I giovani vanno accompagnati in un percorso, come i bambini a scuola. Rugani ha avuto la forza di rimanere quattro anni alla Juve. E la sua crescita si vede”.
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