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CONFERENZA STAMPA, LEDESMA: “Migliorare sul campo e come società”
DA AURONZO DI CADORE – Il centrocampista biancoceleste è il secondo ad intervenire in conferenza stampa nel ritiro…
DA AURONZO DI CADORE – Cristian Ledesma è il secondo giocatore laziale (dopo il capitano Tommaso Rocchi) a parlare in conferenza stampa qui al ritiro. Le differenze tra Reja e Petkovic ci sono, ma “sono diversi modi di lavorare, non c’è da criticare uno o l’altro, sono semplicemente diversi”. Il nuovo tecnico bosniaco ha chiesto aggressività, “magari con il passare dei giorni si troverà un equilibrio. E’ troppo presto per dire come vogliamo giocare”.
Questa la sua percezione dell’ambiente Lazio: “Io gioco a calcio, non faccio il dirigente e devo pensare a giocare. Lo scorso anno ci è mancato poco per arrivare in Champions. Migliorare non solo sul campo ma anche a livello societario”. Troppo presto per immaginare la nuova Lazio? “Non so come immaginarla, con il tempo le cose possono cambiare”. E sul suggerimento del capitano Rocchi di intervenire sul mercato: “Dobbiamo pensare al campo e non al mercato, ma questo non vuol dire che Rocchi abbia detto qualcosa di sbagliato”.
L’entusiasmo in questo ritiro non manca: “I primi giorni c’è sempre poca gente ma non ce n’è meno dell’anno scorso. La società ha fatto questo village che è una cosa importante. Anche la società sta migliorando perché ha pensato alla famiglie biancocelesti”. Ledesma non vuole giudicare la vicenda del calcioscommesse: “La gente ha grandi incertezze e non possiamo pensare a questo. Io penso che bisogna aspettare che tutto finisca prima di fare i finti moralisti e giudicare”.
Smentite le voci di un presunto interessamento da parte del Manchester City: “Tutte le estati da quando sono a Roma c’è qualcuno che si diverte a scrivere queste cose, quindi facciamoli continuare a scrivere anche se ancora non hanno capito che Ledesma vuole restare a Roma. Ho detto al mio procuratore di non prendere in considerazione niente”.
Zarate gli è sembrato “tranquillo, sereno e senza preoccupazioni. Magari l’anno scorso qualche pensiero ce l’aveva” e il mister ha dato subito l’impressione “di una persona di grande personalità. Non è un ragazzino e penso che sappia benissimo cosa significhi il calcio italiano e Roma. Non avrà più problemi di tutti quelli che l’hanno preceduto”.
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