INTERVISTE
Conte: “L’Italia non è solo catenaccio. Ora testa alla Germania”
INTERVISTE POSTGARA – Il ct continua: “I ragazzi hanno qualcosa di speciale dentro”…
INTERVISTE POSTGARA – Un’Italia straordinaria batte la Spagna per 2-0, ponendo fine al ciclo della ‘bestia nera’. A fine gara commenta la prestazione dei suoi il ct Conte ai microfoni di Rai Sport: “I ragazzi hanno dentro qualcosa di importante, fuori dall’ordinario. L’ho detto prima della partita, dopo è facile. Adesso c’è da recuperare, ci aspetta un’altra partita dura, tosta, contro la Germania, ma abbiamo dimostrato che l’Italia non è solo catenaccio. Il più bel complimento ce l’ha fatto Xavi quando ha detto che l’Italia gli ricorda metà Atletico Madrid e metà Barcellona. Sabato sarà più dura di oggi, dispiace per Thiago Motta, che è il nostro dodicesimo”.
ANTONIO CONTE A SKY SPORT
“Sono stato un buon profeta, mi sono spinto dicendo che non avremmo fatto le vittime sacrificali. Sapevo che questi ragazzi hanno qualcosa dentro, loro lo meritano davvero. Stiamo lavorando in maniera importante, chi mi conosce sa che insegno a giocare a calcio non a difendermi. I ragazzi hanno dimostrato di saper fare l’impresa, ma sabato c’è quella titanica. La Germania è la squadra più forte. Il primo a credere nell’impresa deve essere l’allenatore, dovevo essere io il primo. Ho cercato di far capire ai ragazzi che era possibile, stiamo dimostrando che abbiamo un buonissimo livello calcistico in Italia”.
Sulla Germania
“Sabato la partita più impegnativa, De Rossi ha preso un colpo all’anca, ci auguriamo che possa recuperare. Ora cerchiamo di goderci la vittoria, mi auguro che i tifosi siano orgogliosi”.
ANTONIO CONTE IN CONFERENZA STAMPA
Sulla Spagna: “Non li battiamo da più di vent’anni, noi siamo molto contenti che sia accaduto in una gara da dentro o fuori, un match senza domani. Per la Spagna non c’è, per noi sì. Sono molto contento per i calciatori, lo ribadisco, hanno meritato. I ragazzi sono veramente bravi, hanno piacere di lottare per questa maglia. La più bella soddisfazione al di là di vincere o perdere la partita”.
Sul biennio che verrà. “Le partite le prepariamo sempre in maniera maniacale. Bisogna avere meno problemi possibili durante la partita. Seguiamo fase di attesa, di pressione. Il mio futuro… Avete sentito gli stessi calciatori, sono un animale da campo. Io mi affeziono alle persone, con chi e dove lavoro. Però ti rendi anche conto quando vuoi fare altro. Ho preso la mia decisione. Farò un’esperienza all’estero ma è inevitabile che l’Italia mi rimanga nel cuore. Spero un domani di risedermi su questa panchina, l’emozioni dell’Italia non le dà nessuno”.
Sulla storia con la Germania. “Veniamo da un 4-1, a marzo, per chi se lo fosse dimenticato, in terra tedesca. Affrontiamo la squadra più forte dell’Europeo. Questa è un’impresa, la prossima servirà titanica. Dovremo recuperare, avremo la squalifica di Thiago Motta anche perché De Rossi ha preso un colpo all’anca. Abbiamo perso per strada Candreva, è una corsa a ostacoli, ma sappiamo anche che nelle difficoltà ci cementiamo ancora di più. Ora ci godiamo la vittoria, poi penseremo alla Germania. Livello superiore a tutte”.
Sulla Spagna. “Una delle più forti al mondo, in assoluto, possiede giocatori di grandissimo livello, non solo quelli in campo ma pure fuori. Momento florido per loro, per il secondo anno consecutivo vincono la Champions e l’Europa League, per due anni c’è stata una finale spagnola. Calcio in salute e ci deve comunque riempire d’orgoglio”.
Conte sulla tattica. “Io ho sempre detto che noi, fin dall’inizio della mia carriera in nazionale, abbiamo un’unica strada per toglierci delle soddisfazioni. E’ quello di essere club, una squadra che fa un campionato. Non possiamo essere selezione, è un momento non facile per il calcio italiano a livello di talenti. Non potendoci rifugiare, dobbiamo fare i club. Ho cercato di fare una battaglia per far capire alcune cose, penso che siamo una squadra, ma lo siamo stati anche con Irlanda, Svezia o Belgio. Sono contento per i calciatori, è da più di un mese che lavoriamo in maniera intensa per cercare di fare qualcosa di bello e sorprendere. In parte ci siamo riusciti”.
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