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Conte: “Prossimi mesi decisivi. La distanza sociale resta fondamentale. Gli allenamenti per le squadre riprenderanno il 18 maggio”
CONFERENZA STAMPA CONTE – Con la data di scadenza delle misure più restrittive alle porte, il governo sta lavorando per chiarire le idee agli italiani sul da farsi nella fase 2. Il premier Conte ha convocato una conferenza stampa per illustrare ai cittadini le nuove misure che verranno adottate per debellare definitivamente il Coronavirus. Tra le principali novità contenute nel documento, il via libera al cibo da asporto, la riapertura dei comparti manifatturiero ed edile già a partire da domani. Il decreto consentirà le visite ai parenti ma vieta ancora le riunioni di famiglia così come vietato resta spostarsi tra le Regioni, salvo esigenze di lavoro, necessità o salute. Conte ha, inoltre, rassicurato i cittadini sui prezzi delle mascherine sul quale non ci sarà speculazione. La mascherina dovrà entrare a far parte della routine giornaliera di ogni italiano.
Lo sport
“Per fare attività sportiva ci si potrà allontanare dalla propria abitazione rispettando una distanza di 2 metri. Invece per la ripresa delle attività sportive saranno consentite le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti, ritenuti dal Coni e dal ministero dello Sport di interesse nazionale. Saranno a porte chiuse e con misure di distanziamento per chi pratica sport individuali. Abbiamo la volontà di riaprire il 18 maggio gli allenamenti delle squadre in ambito sportivo”.
La ripresa del campionato
“Sono un appassionato di calcio. All’inizio mi sembrava strano che il campionato potesse essere interrotto, ma poi ci siamo trovati in questa emergenza mondiale. Il ministro Spadafora lavorerà con tutte le componenti del calcio e del mondo dello sport per trovare una soluzione per la ripresa degli allenamenti, di cui abbiamo già previsto le date sia per gli sport individuali che per quelli di squadra. In seguito si valuterà se ci saranno le condizioni per completare i campionati che sono stati sospesi. Se arriveremo a quelle condizioni prenderemo quelle decisioni, perché siamo tutti affezionati ai nostri beniamini e non vogliamo che si ammalino loro per primi”.
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