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Contro il LUDOGORETS per mantenere viva la “tradizione europea” di PETKOVIC. E REJA vuole superarsi…
NUMERI E CURIOSITA’. Il match contro la formazione bulgara, sfida inedita tra i due club, riserva numerose curiosità statistiche…
Pubblicato il 18/02
NUMERI E CURIOSITA’ – LAZIO e LUDOGORETS RAZGRAD sono pronte a sfidarsi per la prima volta nella loro storia: i due club si incroceranno nel doppio confronto (andata a Roma, ritorno a Sofia) valido per i sedicesimi di finale dell’Europa League. Una gara da non sottovalutare, visto che gli uomini di STOEV sono l’autentica sorpresa della manifestazione avendo fatto fuori una big come il PSV EINDHOVEN e, assieme al TOTTENHAM, vanta la miglior difesa del torneo (solo 2 i gol subiti). Oltre a tutto questo, mister REJA sarà mosso da una motivazione particolare: superare questo turno per migliorare il suo score personale. Il friulano, nelle sue esperienze pregresse in Europa League, non è mai andato oltre i sedicesimi. L’ultima volta, nella stagione 2011/12, dovette piegarsi di fronte all’ATLETICO MADRID, futuro vincitore della coppa.
BILANCIO POSITIVO – Se la sfida contro il LUDOGORETS è un inedito per la LAZIO, altrettanto non si può dire dei restanti match contro formazioni bulgare: sono 5 i precedenti totali, con 4 vittorie e una sola sconfitta. Quest’ultima, arrivata in casa il 17 dicembre 2009 contro LEVSKI SOFIA (0-1, gol di Yovov al 60esimo), rappresenta anche l’incrocio più recente contro una bulgara.
CONTINUARE SULLA STRADA SEGNATA DA PETKOVIC – Appena approdato alla LAZIO, per prima cosa REJA ha cercato di rimediare agli sbagli commessi da PETKOVIC sul finire della sua esperienza in biancoceleste: ha cercato di restaurare una precisa identità di gioco alla squadra. Ma l’operato dell’ex tecnico non è tutto da buttare e, anzi, se il friulano vuole arrivare fino in fondo in Europa deve cercare di emulare lo score tenuto dal bosniaco in campo internazionale: la LAZIO è imbattuta da dieci partite casalinghe europee (7 vittorie e 3 pareggi). L’ultima sconfitta fu proprio quella contro l’ATLETICO MADRID del 2012, ossia l’ultima panchina europea di REJA. Più in generale, i biancocelesti arrivano alla fase ad eliminazione diretta da imbattuti nel proprio girone, il J, dove si sono classificati secondi con 12 punti, in virtù delle 3 vittorie e dei 3 pareggi. Un andamento di tutto rispetto dal quale ripartire.
Daniele Gargiulo
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