Coppa Italia. 26 maggio 2013 – 4 aprile 2017: i magnifici sei sempre presenti

26 MAGGIO – Chissà cosa avrebbero dato in cambio Milinkovic, Anderson e Immobile pur di scendere in campo, il 26 maggio di 4 anni fa. Così anche qualche storico ex (Mauri e Ledesma, per citarne un paio), il 4 aprile 2017. E poi, c’è chi ha avuto la fortuna di essere protagonista di entrambe le vittorie contro la Roma: si tratta dei magnifici sei, i biancocelesti che hanno alzato la Coppa al cielo, gli stessi che quattro anni dopo hanno ‘sbattuto’ in faccia le porte della finale ai giallorossi. Ma uno solo di loro è riuscito ad essere titolare in entrambe le gare…

– Federico Marchetti, in campo nel 2013: Fu uno degli 11 titolari di quella storica finale. Uno di quelli che alzarono la Coppa al cielo: per Marchetti il 2013 rappresentò una stagione da incorniciare, che gli valse anche la chiamata in Nazionale. Questa, invece, è stata un’annata sventurata: una distorsione al ginocchio destro rimediata lo sta tenendo lontano dal terreno di gioco da febbraio. Per la semifinale di Coppa Italia di quest’anno, il portiere numero 22 ha dovuto suo malgrado “cedere” il posto a Strakosha, assistendo al match con un velo di malinconia che ha rimandato tutti, compreso lui, a quel 26 maggio 2013.

– Thomas Strakosha, in campo nel 2017: Era davvero un ragazzino, nel 2013. Eppure, Thomas Strakosha faceva già parte della rosa biancoceleste. Il suo primo trofeo con la Lazio è stato proprio quella Coppa Italia, non da protagonista s’intende, ma già tutti avevano notato di che pasta fosse fatto. Il “figlio d’arte” ha impiegato quattro anni per fiorire: ed eccolo qui, complice dell’infortunio di Marchetti, pronto a difendere i pali biancocelesti. Nel 2017 è stato lui la vera rivelazione, compreso nelle sfide contro la Roma. Un protagonista inaspettato, su cui mister Inzaghi ha puntato sin dalle giovanili ed il tempo gli ha dato ragione.

– Stefan Radu, in campo nel 2013: 9 anni d’amore tra il romeno e la Lazio: il difensore è approdato nella capitale nel 2008 e vanta nel suo palmares con i biancocelesti Due coppe Italia ed una Supercoppa. Il numero 26 era in campo nel 2013, assente invece quest’anno: all’andata, squalificato, non ha potuto disputare il match, finito per la Lazio 2-0; al ritorno, ha seguito la gara dalla panchina: e da buon portafortuna, il classe ’86 ha visto i suoi approdare in finale, nonostante sconfitta per 3-2 contro gli uomini di Spalletti.

– Keita Balde Diao, in campo nel 2017: Come il portiere albanese, anche il senegalese nel 2013 era un giocatore in erba che si affacciava per la prima volta nella massima serie. Eppure, Keita, era già un nome su cui lo stesso Pektovic pensava di puntare: sarebbe esploso di lì a poco con Pioli, prima di raggiungere le prestazioni maestose di questa stagione. La doppietta in campionato contro la Roma, nel 3-1 del ritorno, e la presenza in Coppa Italia come jolly: oggi il giovane biancoceleste può vantare di aver fatto “piangere” la Roma ben due volte.

– Senad Lulic, in campo nel 2013 e nel 2017: Dulcis in fundo, l’eroe nazionale, il numero 71 più famoso della Capitale, Senad ‘Speedy’ Lulic. Proprio lui, il “treno” che distrusse le speranze di gloria di Totti e compagni nel 2013, segnando il gol dell’1-0 che valse la sconfitta più amara di qualsiasi stracittadina, nel derby dei derby capitolini. E il buon ‘vecchio’ bosniaco era presente anche ad aprile, quando la Lazio strappò il biglietto per la finale contro la Juve, sempre a discapito dei poveri cugini. Un incubo in carne ed ossa, che si è materializzato nella capitale nel lontano 2011: 175 presenze in biancoceleste, 21 gol di cui uno storico e indimenticabile. Persino per lui, che questa città e questi colori da quel giorno non li ha più lasciati.

– Luca Crecco, in campo 10 minuti nel 2017: Mentre Lulic le ha giocate e vinte entrambe, Luca Crecco le ha vinte, si, ma giocando solo 10 minuti. Nel 2013 aveva esordito in serie A in prima squadra il 15 aprile. Torna a vestire la maglia biancoceleste proprio il 1º marzo 2017 in occasione della semifinale di Coppa Italia vinta per 2-0: il giovane romano entra in campo sostituendo Lukaku all’80’.