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Corapi:”Bravo Tare. Anderson, se si sbloccasse… Inzaghi gran lavoro di mentalità”
CORAPI LAZIO ANDERSON – Corre la stagione 2012/2013, la Lazio di Pioli sta dando spettacolo sotto gli occhi di tutti…
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CORAPI LAZIO ANDERSON – Corre la stagione 2012/2013, la Lazio di Pioli sta dando spettacolo sotto gli occhi di tutti. C’è la Coppa Italia su cui puntare: c’è un trofeo da portare a casa, c’è un gruppo unito che non molla mai, tra un asado e l’altro. Anderson è in forma smagliante e strega tutto il mondo con la sua esplosione. Hernanes è il leader massimo della squadra, insieme al silenzioso Klose. Ma sul più bello la squadra comincia a subire la pressione degli obiettivi e si giunge quindi ad un momento di flessione. La società se ne rende conto e decide di agire istantaneamente: ecco assoldato Sandro Corapi, mental coach di fama internazionale. Il suo apporto è determinante e, giunti alla finale, la squadra si fa trovare pronta: tutto è stato studiato per questo, la Lazio vince il derby che vale la Coppa Italia. Tornando però al presente, oggi quel mental coach che tanto è stato utile negli anni si è così espresso ai microfoni di Radio Incontro Olympia in cui ha ripercorso quel periodo: “Il 26 maggio è figlio di una serie di concomitanze. Un plauso va alla società e a Tare che mi ha chiamato in quel periodo per far dare alla squadre il meglio di sé. Io ho lavorato con tutto lo staff, è il gruppo che ha vinto in quel momento”.
FELIPETTO – “Anderson ho avuto il piacere di seguirlo in una fase in cui veniva da un infortunio alla caviglia. Abbiamo lavorato sulla sua autostima. Lui è un talento naturale, ma per esprimersi al meglio sia l’aspetto mentale, sia quello fisico che quello tecnico devono essere concomitanti. Felipe è un ragazzo semplice e di una genuinità incredibile. Dal punto di vista umano è dolcissimo. Deve fare quel salto in più per aprirsi al miglioramento sotto l’aspetto mentale. Se riesce a fare questo, può diventare un top player a livello mondiale. Però deve esserci la volontà e la motivazione da parte del calciatore. Luis Alberto? La svolta per lui è arrivata a livello mentale”.
IL CAMBIO DI MENTALITÀ – “Nelle ultime due stagioni Inzaghi lo ha dimostrato. È mancato quel qualcosina in più ma soprattutto il secondo anno è stato straordinario. Ha cambiato la mentalità di questa squadra e l’ha resa vincente“.
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