NOTIZIE
CORRADI: “Gli infortuni fanno la differenza. Livorno non è uno spartiacque”
L’ ex centravanti Bernardo Corradi parla della sua ex squadra e del suo momento, ed esprime un opinione anche su Hernanes: ” Hernanes? Secondo me è indispensabile per questa Lazio ma sta a lui ritrovarsi per andare al mondiale..”
NOTIZIE SS LAZIO -Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, l’ex attaccante biancoceleste, ora in cerca di una panchina da allenatore, parla del momento della Lazio:
Per quanto riguarda il Calciomercato, dove agiresti per rinforzare questa squadra?
“Le cose che balzano agli occhio sono le differenze con l’anno scorso. Il problema sono stati gli infortuni anche se i problemi più grossi sono arrivati dalla difesa. Pensando a quello che deve fare la Lazio è impensabile affidare la squadra ai giovani: Poi gli infortuni di Biava e di Klose, nonostante la loro età hanno sicuramente condizionato le prestazioni di tutta la squadra”.
L’errore della società, in sede di mercato estivo, è stato quello di ringiovanire troppo l’organico?
“Felipe Anderson arriva con la fama del campione. E’ stato pagato molto ma approcciare col campionato italiano è sempre difficile. Klose da subito ha fatto bene ma Klose è un campione assoluto. Ma se fai un acquisto del genere devi avere la pazienza di aspettarlo”.
Ti aspettavi di più da Biglia?
“Io non lo conoscevo benissimo ma mi sembra un ottimo giocatore. Non penso che sia stato preso per dare il cambio a Ledesma. Sicuramente ci si aspettava un rendimento superiore da lui ma questo è normale. Ci si aspetta sempre tanto da chi arriva”.
Non sta vivendo un bel momento questo calcio, è tornata l’ombra delle scommesse. Tu come la vedi?
“Ma io ti devo dire che mi sembra tutto molto assurdo. Se devo essere sincero vi dico: sapete quante volte è capitato a me di regalare magliette a persone che magari nemmeno conoscevo? Oppure mi hanno persone che mi chiedevano dei favori pensando di essere miei grandi amici e che se mi chiedevano un favore io glielo facevo? Ho letto che l’accusa rivolta a Gattuso è di aver ricevuto 13 messaggi in tutto l’anno. Io capirei se i messaggi fossero stati 500 oppure se fossero stati immediatamente prima della partita. Per come ero fatto io chiamavo a casa e per sentire se era tutto a posto e poi basta, il cellulare non lo rivedevo più”.
Spesso il calcio si accusa di essere un mondo pieno di omertà. Tu hai mai avuto questa sensazione?
“Onestamente no. Quando io ho iniziato con il Chievo, quell’anno giocavamo benissimo. Quando a Torino abbiamo perso 3 a 2 con un rigore all’ultimo minuto, io cercavo di parlare con l’arbitro e nemmeno mi rispondeva e invece a Del Piero lo chiamava Alex. E’ normale che ti stupisci. Poi con il passare degli anni ho visto che anche con me gli arbitri prendevano confidenza e mi chiamavano per nome e magari al ragazzino nemmeno gli parlavano. Secondo me ci può stare”.
Da una parte Toni dall’altra Klose. Cosa ti aspetti da Verona-Lazio e da questi due bomber?
“Sono due giocatori sia diversi ma anche come approcciano alla partita. Toni è stato fortunato a trovarsi al momento giusto al posto giusto in una squadra che gioca per lui. Non ha più la freschezza di una volta. Sconvolgente è Klose che pur non essendo un ragazzino, pianta degli scatti come se fosse un quindicenne. Quindi non vedo grossi parallelismi”.
Ennesimo spartiacque per la Lazio. Tu come la vedi la scelta della società di rinviare il possibile esonero di Petkovic?
“Se la Lazio non vince con il Livorno…Non può essere contro il Livorno la partita da dentro o fuori. La Lazio degli ultimi anni si attesta nella parte alta della classifica. Mi fa sorridere pensare che la partita contro il Livorno possa rappresentare lo spartiacque per la Lazio. E’ evidente che nel momento in cui si è incrinato si è puntato il dito contro l’allenatore. Io avrei aspettato a far uscire fuori quella cosa della Svizzera. Hernanes? Secondo me è indispensabile per questa Lazio ma sta a lui ritrovarsi per andare al mondiale. Non credo che abbia la testa altrove. Deve fare un buon campionato per essere convocato e lui lo sa. Magari le ultime partite potrebbe venirgli in mente di tirare indietro la gamba per evitare l’infortunio a venti giorni dal mondiale, ma io non ci credo. Anzi, sono piuttosto fatalista. Quando tiri indietro il piede, magari proprio in quell’occasione ti fai male”.
-
ACCADDE OGGI21 ore fa
Accadde oggi, 21 novembre: la nascita del testimone muto Ghedin
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 20 novembre: prime volte per Di Vaio e Rambaudi
-
ACCADDE OGGI2 giorni fa
Accadde oggi, 19 novembre: Mauri stende il Messina
-
ACCADDE OGGI5 ore fa
Accadde oggi, 22 novembre: l’eroe Gazza torna a casa