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Corradi: “Punto debole della Lazio? Rosa di qualità ma poco ampia. Derby di Coppa Italia? Mi viene voglia di scendere in campo”
L’ex centrocampista della Lazio parla anche di Hernanes:
«Grande giocatore, ha fatto benissimo l’anno scorso, ma è più
difficile il secondo anno»…
NOTIZIE SS LAZIO – Bernardo
Corradi è tornato oggi a vestire la maglia
biancoceleste in occasione del Memorial Simone Di Giacomo, giovane
tifoso laziale scomparso un anno fa mentre giocava calcio. Al
termine della sfida l’ex centravanti ha rilasciato alcune
dichiarazioni a Radiosei. «Quella di
oggi è stata una bella giornata di sport, lo abbiamo fatto
volentieri, perché era giusto che questo ragazzo
tifosissimo della Lazio venisse ricordato. Gran
parte del merito va a Cesar, che è stato quello che è riuscito a
coinvolgere tutti. C’erano tanti ex biancocelesti come Marchegiani,
Siviglia, Cesar, Franceschini, Marcolin e Fiore»
Sulla Lazio di oggi
«Nel
corso dell’annata un calo fisiologico ci può stare in
particolar modo quando sei impegnato su tre fronti.
La Lazio ha una rosa di qualità ma non amplissima, è
stato questo il punto debole della squadra. Crisi?
Credo sia sbagliato andare a cercare una
mancanza singola. È stato il concatenarsi di situazioni: la
mancanza di Klose ha inciso, un attaccante un po’ atipico che
riesce a fare la prima e seconda punta, che rende molto meglio con
una sponda fisica accanto come si è visto con Floccari e
Kozak» Sul derby di Coppa Italia
«Io una finale di Coppa
Italia l’ho giocata e già le emozioni erano tantissime perché chi
vince rimane negli annali della storia della squadra,
ma giocare un derby in finale a Roma è
speciale, ci sarebbe quasi la voglia di tornare in
campo. Per chi la giocherà il miglior allenamento
che ci può essere è la partita, chi gioca per la
Lazio non ha bisogno di stimoli li dovrebbe già avere nel momento
in cui infila la maglia di una grande squadra. E’
difficile riuscire a spegnere ed accendere l’interruttore, le
grandi squadre primeggiano e vincono perchè hanno questa mentalità
e affrontano tutte le partite come fossero una finale.
Nel derby mosse segrete non ci sono, se io fossi
l’allenatore proverei anche poco la tattica, la stracittadina è da
giocare e basta».
Sulla sfida contro il Parma, sua altra ex squadra
«L’ambiente
a Parma non è dei più sereni, hanno perso in casa in maniera
pesante con l’Udinese e con l’Inter, stanno prendendo decisioni
anche sul futuro, quindi qualche calciatore si deve dare una mossa
per meritare la conferma il prossimo
anno»
Sul Profeta Hernanes
«Ha fatto benissimo il
primo anno che è arrivato, poi come tutti quelli che arrivano nel
calcio italiano ha avuto un impatto forte, ma quando le squadre ti
studiano prendono le contromisure, le difficoltà
aumentano».
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